Sabato mattina, fiera di piazza Carlo Alberto. La gente si accalca su due banchi di pesce. Tra la folla un uomo grida: «A deci euru, a deci euru l’unu! Pisci spada frischi!». Mi avvicino, sembrano tonni per le dimensioni. Guardo meglio, sono proprio “spadini” ma senza la parte anteriore della bocca. Tranciata.
Mi guardo in giro in cerca di un carabiniere. «Sono troppo piccoli. Non avrebbero dovuto pescarli, né venderli. Sono in via d’estinzione, una specie protetta».
Di solito sono sempre presenti agli angoli della piazza, passeggiano su e giù per le vie del mercato. Controllano che tutto sia in regola o almeno dovrebbero. Questa volta nemmeno l’ombra di un carabiniere. Lascio la folla alle mie spalle, continuo a fare la mia spesa ma non riesco a non pensare a quello scempio.
Torno indietro, tento di fare una foto ma uno dei tre uomini al banco minaccia di togliermi il cellulare e cancellare l’immagine. Mi afferra per un braccio ma io me ne infischio. Scatto questa foto e vado via. Schifo.
Marina
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