Il giudizio della Corte dei Conti sancisce la difficoltà strutturale della Sicilia a riformarsi eliminando sprechi e inefficienze e impone a tutti – forze politiche, forze sociali e cittadini – uno sforzo comune per rinnovare la classe dirigente regionale e avviare insieme allo Stato, una sorta di Mastricht siciliana.
Lo dice Legacoop Sicilia dopo il giudizio espresso dalla Corte dei Conti sul rendiconto 2011 della Regione. Un giudizio durissimo, secondo i vertici dellorganizzazione del mondo cooperativo che fa capire quanto la Regione siciliana sia oggi distante da quella immaginata dai padri dello Statuto e dellAutonomia.
Secondo Legacoop Sicilia, la Regione, come tutte le forze sociali hanno evidenziato nella marcia di marzo per il lavoro, rischia di diventare come uno dei suoi tanti enti: da liquidare”.
“Per questo – precisa Legacoop – le prossime elezioni rappresentano un punto di non ritorno: o le forze politiche e gli elettori riusciranno a dar vita a una nuova classe dirigente, staccata dal sistema di potere che si è consolidato negli anni, oppure si andrà verso il default”.
“Serve per lIsola – conclude la nota della Lega siciliana delle cooperative – un accordo tra Stato e Regione per il risanamento dei conti. Una Mastricht siciliana che impedisca allisola di sprofondare definitivamente.
Foto di Palazzo Reale tratta da globopix.net
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