Massimo Zucchetti nella commissione che studia gli effetti negativi del Muos

Il professore Massimo Zucchetti (nella foto sotto, a sinistra) analizzerà i dati acquisiti dai nuovi rilevamenti per il Muos. Per la gente di Niscemi e l’intera Sicilia una garanzia in più sulla trasparenza dei risultati del lavoro degli esperti che – come stabilito dagli accordi tra Governo nazionale e regionale – decideranno sulla pericolosità del Muos per la salute dei cittadini.

La designazione del professore Zucchetti è anche una vittoria del Movimento 5 Stelle della Sicilia. “Abbiamo proposto il nome di Zucchetti all’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, e lei ci ha dato l’ok – dice Giampiero Trizzino, parlamentare di Sala d’Ercole e presidente della commissione Ambiente di Palazzo Reale -. Per noi e per tutta la Sicilia è la garanzia che gli studi saranno fatti con la massima serietà e trasparenza”.

Il Movimento 5 Stelle, comunque, non abbassa la guardia sul caso e rilancia il suo impegno affinché vengano confermate le promesse del presidente ella Regione, Rosario Crocetta, sulla revoca alle autorizzazioni per i lavori che dovrebbe essere operativa già dalla settimana prossima.

Massimo Zucchetti, docente di ingegneria nucleare al Politecnico di Torino, è uno dei massimi esperti di protezione dalle onde elettromagnetche. Assieme al fisico sardo, Massimo Coraddu, si è rivelato una delle più appuntite armi nella lotta anti-Muos portata avanti dal Movimento 5 Stelle, dall’Assemblea regionale siciliana e, poi, dal Governo regionale, che ha dato via al processo di revoca delle autorizzazioni per l’installazione delle parabole.

“La decisione di affidare ad un organismo indipendente gli studi – afferma Zucchetti – è un segnale molto importante. Prima il Governo nazionale aveva dichiarato che il sito di Niscemi era di interesse strategico nazionale e che lo avrebbe realizzato ad ogni costo. L’avvio di nuovi studi, ora, dimostra implicitamente che le informazioni che avevano sulla pericolosità del Muos erano insufficienti”.

Zucchetti si dice anche fiducioso sull’esito finale della battaglia anti-Muos. “So che l’Arpa si sta attrezzando con nuove apparecchiature per le rilevazioni. Se tutto sarà fatto con cura, serietà e trasparenza, non potranno che essere confermate le enormi perplessità sulla pericolosità dell’impianto. Il tempo, poi, gioca a nostro favore. Finché gli studi non saranno portati a termine l’impianto non potrà essere attivato e intanto crescerà la consapevolezza della gente e la possibilità che la battaglia di Niscemi diventi nazionale”.

Contribuire a fermare il Muos per Zucchetti sarebbe anche una gratificazione professionale. “Francamente – dice – sono molto sorpreso dei risultati cui si è arrivati e dello stop ai lavori. Da venti anni mi occupo, sul versante alta velocità, delle conseguenze nocive degli scavi delle gallerie, che producono pericolosissime polveri di uranio ed amianto, ma senza che tutto questo innescasse mai particolari conseguenze”.

Intanto a Niscemi i “No Muos” continuano a presidiare l’area dove i militari americani avrebbero voluto piazzare le antenne satellitari. Siamo pur sempre in Italia, ed è bene tenerne conto per evitare brutte sorprese. Non mancano, qualche volta le incomprensioni con le “Mamme No Muos” e gli agenti dell forze dell’ordine. E’ successo qualche settimana fa.

Un piccolo incidente si è ripetuto qualche giorno fa, come raccontano i parlamentari dell’Ars del Movimento 5 Stelle, che esprimono la propria “solidarietà nei confronti delle ‘Mamme No Muos’ e condannano con forza l’ingiustificata aggressione perpetrata da parte di un componente delle forze dell’ordine ai danni di una ragazza presente al presidio del 15 Marzo 2013.

I deputati del Movimento 5 Stelle auspicano inoltre che le autorità facciano piena chiarezza su questo infausto episodio e chiedono a gran voce al presidente della Regione, Rosario Crocetta, che la revoca delle autorizzazioni non rimanga un semplice atto burocratico, ma venga accompagnato e sostenuto da una forte presa di posizione politica, per non lasciare da sole tutte le cittadine ed i cittadini che sul campo quotidianamente conducono pacificamente la battaglia contro il Muos”.

 

Redazione

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