«Mi dispiace che è donna, se no sautava dabbanna». Sono queste le parole pronunciate dal consigliere comunale di Mascalucia, Pietro Amantia, nei confronti della collega Agata Montesanto nel corso della seduta dello scorso 2 luglio. Amantia, che nel 2013 è stato eletto nelle fila del Pdl, è intervenuto con un lungo intervento per criticare l’operato dell’esponente del Movimento 5 Stelle in sede di commissione consiliare, accusandola di eccessivo personalismo. In particolare, a non andare giù al consigliere di centrodestra (adesso Forza Italia) sono state le azioni portate avanti da Montesanto in tema di riforma del regolamento delle commissioni consiliari chiedendo a gran voce l’introduzione di una durata minima per poter accedere al gettone di presenza, che non può essere cumulabile con altre commissioni, nonché il divieto di convocare le sedute nella stessa data in cui è indetto il consiglio comunale.
Tale proposta, che di fatto tocca uno degli aspetti più delicati della vita amministrativa – le commissioni, oltre a costituire il fulcro dell’azione politica comunale, sono anche la principale fonte di guadagno per i consiglieri -, ha ricevuto in aula un ostruzionismo che si è protratto di settimana in settimana portando alcuni componenti della commissione di cui fa parte Montesanto a lamentare una mancata e adeguata concertazione nella formazione degli emendamenti. In poche parole, l’accusa lanciata da Amantia riguarda l’indisponibilità da parte del M5S di adeguare i contenuti delle proposte a quello che potrebbe essere il sentire diffuso del resto dell’assemblea, evitando così una bocciatura che poi verrebbe utilizzata per fini propagandistici sul web: «La collega si scorda di avere altri cinque componenti in commissione, viene e propone cose assurde» ha detto il consigliere del Pdl nel corso della seduta.
L’intervento di Amantia, che è arrivato sul web finendo persino sul blog di Beppe Grillo, è stato caratterizzato da un continuo crescendo, fino al finale già citato, con la velata minaccia. Dopo aver ricevuto attestati di solidarietà da parte di politici anche di altri Comuni e di semplici cittadini, Montesanto ha commentato così l’episodio: «Lascio giudicare agli altri consiglieri. Il machismo in politica è una malattia che è quasi debellata. Resiste ancora qualche soggetto, ma la sconfiggeremo definitivamente».
[Foto di Movimento 5 stelle Mascalucia]
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