Giustizia fai da te ieri pomeriggio a Mascali. Protagonisti di questa brutta storia sono un commerciante cinese, una ragazza 25enne originaria di Piedimonte Etneo e il fratello più grande. Quest’ultimo, Salvatore Cernuto, 32 anni, è stato arrestato dai carabinieri per il tentativo di rapina ai danni del negoziante asiatico.
Nel tardo pomeriggio si presentano in quattro, disarmati e a volto scoperto, cercando di portare via la cassa dal negozio di abbigliamento che si trova sulla strada statale nel Comune di Mascali. Ma la reazione del commerciante, 47 anni, attira l’attenzione dei passanti e fa scappare i rapinatori che si dileguano a bordo di un’auto, abbandonando anche il registratore di cassa.
Un tentativo di rapina dai contorni quantomeno anomali, che culmina, in serata con l’arresto di Cernuto, individuato dopo una breve indagine dai carabinieri di Mascali nella sua casa di Piedimonte Etneo. In realtà, quello del 32enne e dei suoi complici è una missione punitiva nei confronti del commerciante cinese. L’antefatto avviene nel pomeriggio. La sorella più piccola di Cernuto torna nel negozio cinese dove qualche giorno prima aveva acquistato un paio di scarpe, risultate però di due misure diverse. Secondo la versione della ragazza, la stessa chiede all’esercente di effettuare il cambio ma quest’ultimo nega ripetutamente fino a quando, di fronte all’insistenza della giovane, comincia a spingerla verso la porta. La 25enne reagisce spingendo a sua volta l’uomo che, a questo punto, inizia ad aggredire la giovane con numerosi schiaffi alle braccia e al volto. Una reazione improvvisa, violenta e ingiustificata. La moglie del negoziante, che nel frattempo ha assistito alla scena, avrebbe cercato di far smettere il marito. Ma il suo tentativo risulta vano.
Molto scossa e impaurita, con evidenti graffi sulle braccia e qualche contusione, la ragazza riesce ad uscire dal negozio e a chiamare i carabinieri, a cui denuncerà il fatto, prima di recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Giarre per farsi medicare. Nel frattempo, però, avvisa anche la famiglia, ammonendo di non agire autonomamente: nessuna missione punitiva insomma, per la 25enne la strada giusta è affidarsi ai carabinieri. Raccomandazioni che però cadono nel vuoto. Qualche ora dopo il fratello si presenta dal commerciante cinese insieme ad altri tre complici, che sono tuttora ricercati dai carabinieri, per consumare la sua vendetta.
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