Abusi sessuali e religione. Mentre al Tribunale di Catania è iniziato da qualche settimana il processo a Pietro Capuana – l’uomo accusato di avere abusato per anni di decine di ragazze sfruttando la considerazione che di lui avevano i seguaci del cenacolo di Aci Bonaccorsi – a Marsala oggi è arrivata la richiesta di condanna Salvatore Lipari, ex pastore della Chiesa evangelica pentacostale.
Il 67enne è al centro di un’altra storia in cui trovano spazio sia la spiritualità che la violenza. Con la prima a fare da giustificazione della seconda. Per lui pubblico ministero Niccolò Volpe ha chiesto una pena di otto anni. Lipari è stato arrestato a inizio febbraio ed è processato con rito abbreviato davanti al gup Francesco Parrinello: l’uomo è accusato di avere abusato di alcune minorenni nel periodo che va dal 2009 al 2015.
Le violenze sarebbero state fatte passare come riti per liberare le vittime dal demonio. «Siete possedute da spiriti maligni ma con le mie mani io vi libererò. Avete il diavolo tra le gambe», avrebbe detto il pastore. A sostegno dell’accusa ci sono anche alcune registrazioni di conversazioni telefoniche dalle quali emergerebbero i fatti denunciati.
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