«Siamo cotolette del destino. Carne ed ossa sembrano cose fatte a pezzi, esposte sul banco di marmo di una macelleria ,morti che sanguinano come la vita, gambe e cotolette del destino». Liberamente ispirata a livro do desassosego di Fernando Pessoa, la performance che si svolgerà alla Fabbrica 102 venerdì 6 aprile, a partire dalle 23, è il diario di una donna e della sua insonnia, un viaggio nello spazio della iper-coscienza dove la donna incontra una libellula, prima forma in cui abitò la sua anima. Continui flash back sulla sua primitiva vita inondano la sua vita reale inadeguata.
Ines vive continuamente sospesa fra uno stato di sogno e la realtà, condannata dalla febbre del sentire che non corrisponde alla capacità di agire,il suo esistere si pone fra la vita e la coscienza di essa. In quale forma ella «è» veramente? La storia si dipana senza un inizio ed una fine, segue il corso illogico dei sogni e delle sensazioni che invadono senza preavviso «in nessun tempo e in tutto il tempo». Ines osserva immobile, incantata dai cambi di luce, dalla progressione dei colori, tutto si trasforma, niente più si distingue, ma si dissolve.
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