Manuale di sopravvivenza per giovani matricole

Il profilo di una matricola media iscritta alla facoltà di Lingue e letterature straniere è all’incirca il seguente: diciottenne, neodiplomato, impaziente di iniziare le lezioni già da luglio e in coda tra ufficio immatricolazioni e segreterie varie da agosto.
Il suo sguardo, non appena varca la soglia dell’ex Monastero, può essere impaurito come se stesse percorrendo il miglio verde o deciso in puro stile Massimo Decimo Meridio.

La prima difficoltà che s’incontra è senza dubbio la duplice odissea iscrizione/consegna piano di studi. Riempire l’infido modello, districandosi tra dati che sfiorano la compilazione del casellario giudiziario e calcoli di non meglio definiti parametri economici (sicuramente escogitati da Tremonti in persona) può creare crisi di panico e sdoppiamenti della personalità. In questo caso è utilissima la presenza di un’altra persona che ricontrolli passo passo i numeri, onde evitare di sbagliare completamente i dati reddituali, correndo il serio rischio di una seconda rata a molti zeri.

La compilazione del piano di studi è anch’essa un’operazione delicata: la scelta della lingua è sicuramente il dilemma che impensierisce non poche persone e che è causa di rimorsi per altre già più in là con la carriera. Le lingue che si possono scegliere al primo anno per la sede di Catania sono francese, greco, inglese, russo, spagnolo, tedesco, anglo-americano e ispano-americano (le ultime due non possono essere inserite insieme).

Il secondo termine che lascia perplessi la maggioranza dei neofiti dell’Ateneo è la voce “altre attività”: questi crediti – altra parola nuova che presto entrerà a far parte di qualsiasi dialogo avvenga tra chiostri e giardini – possono essere colmati tramite il riconoscimento di attestati linguistici o informatici riconosciuti o attraverso i Medialab, i laboratori pratici organizzati dalla Facoltà. Le iscrizioni sono effettuabili fino al 31 ottobre; entro tale data è possibile anche pagare la tassa d’immatricolazione con mora. I piani di studio devono essere consegnati all’ufficio Area Didattica (piazza Dante 11) dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 entro il 31 ottobre. In quella occasione entrerete nel fantastico mondo dell’Area didattica, regno incontrastato di risolutori di problemi, chiarificatori di ogni magagna burocratica e tifosi del Catania (ogni riferimento non è puramente casuale: ve ne accorgerete).

Una volta entrati in possesso del libretto intonso, è il momento di dare un’occhiata al calendario delle lezioni del primo semestre. La prima intenzione di ogni neo-iscritto è quella di frequentare tutte le lezioni e i lettorati, nessuno escluso. Un mantra echeggia nella mente della nostra matricola-tipo: stringendo i pugni si ripete “devo laurearmi, devo laurearmi, devo laurearmi”.
Poi tutto cambia.

Dopo aver boccheggiato, alla disperata ricerca su google delle ultime notizie sulla clonazione umana, è d’obbligo stilare un piano di battaglia che comprenda tutti gli orari, le sedi e le possibili compatibilità con i ritmi sonno-veglia, qualora l’orario si mostri poco clemente. È possibile anche che si verifichi il caso inverso, con tanto di imprecazioni per la concentrazione di tutte le materie al secondo semestre (lingue e materie annuali escluse).

Altro serio problema è quello che riguarda le aule: Mb, MeLab, SM, PC, A1, 67 a primo impatto possono sembrare sigle di organizzazioni massoniche custodite tra le antiche mura, ma in realtà sono la denominazione delle aule nelle quali si svolgono le lezioni. Vista la bocciatura della proposta di allegare un navigatore satellitare al vademecum, ci sono due soluzioni: consultare la “guida” stilata dagli utenti del forum didattico “La torre di Babele” o affidarsi alle indicazioni più o meno chiare di qualche passante acciuffato al volo.
Il rischio è quello di perdersi parecchie volte prima di indovinare il giusto percorso per via Santa Maddalena o peggio ancora per il Diseur, ma è formativo (anche se poco salutare) arrivare col fiatone alle prime lezioni. Proprio queste ultime saranno un vero test per la matricola: verranno messi a dura prova resistenza fisica e tempra morale dopo due ore passate a prendere incomprensibili appunti appollaiati in posti scomodissimi o accampati nei recessi più polverosi della stanza in questione. L’affollamento, è scientificamente certificato, dura al massimo fino a metà novembre: a partire da quel periodo si cominceranno a delineare i gruppi di frequentatori assidui, quelli che si rivedranno anni dopo e ricorderanno con un filo (ma proprio poco) di nostalgia le lezioni sahariane di lettorato rinchiusi nelle cosiddette “cellette”.

Diamo infine qualche informazione sparsa, in modo da completare questo mini-corso di sopravvivenza: gli esami di lingua prevedono prima lo scritto e successivamente la prova orale e non è possibile sostenerli prima dell’appello di giugno; anche se piove si fa lo stesso lezione; per qualsiasi informazione potete rivolgervi a docenti, colleghi e Area didattica attraverso i forum ospitati sul sito della Facoltà; cibarsi in maniera sana è impossibile nei dintorni di piazza Dante, adeguate di conseguenza il vostro sistema digerente (leggasi: ma quando faranno una mensa per il polo umanistico?); la seconda rata arriverà nelle vostre case tramite posta ordinaria dal mese di febbraio/marzo in poi; se passate nei dintorni dell’aula 24 e sentite dialoghi che vanno dall’odierna situazione del sistema economico mondiale al miglior modo per rigirare una crepe, non allarmatevi: siete nei pressi della redazione di Step1 e Radio Zammù. La porta è sempre aperta, vi aspettiamo.

Non ci resta che augurarvi buona fortuna e buona permanenza!

Carmen Valisano

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