Si sarebbe vantato con gli amici della virilità del figlio che a soli quattro anni avrebbe mostrato già le prime erezioni. Per questo motivo un boss palermitano rischia un processo per atti sessuali con un minorenne. Secondo la Procura di Palermo si configura infatti il reato 609 quater del codice penale. L’udienza per il capomafia ha già preso il via davanti al giudice di udienza preliminare.
Nel fascicolo del procuratore aggiunto Salvatore De Luca e del sostituto Ilaria De Somma ci sono le intercettazioni nelle quali emerge che l’indagato avrebbe detto al figlio di mostrare la sua virilità davanti ad alcuni amici del boss. E non sarebbe neanche l’unico episodio. In un’altra occasione il mafioso avrebbe portato il bimbo nei suoi giri notturni sulle strade palermitane popolate da prostitute.
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