Mafia, sequestro di un locale a Santa Maria di Gesù Riconducibile a due boss di spicco del mandamento

Sequestrato l’esercizio commerciale Le delizie della carne di via Giovanni Campisi, nel quartiere di Santa Maria di Gesù, già colpito nel 2004 da un provvedimento di confisca – seppur quella volta risultasse con una diversa ragione sociale. Si tratta dell’attività storica riconducibile a Natale Giuseppe Gambino, elemento di spicco del mandamento e per il quale oggi sono scattati gli arresti domiciliari. L’ultima accusa in ordine di tempo è quella di fittizia intestazione di beni.

Gambino è già detenuto, su di lui pende l’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso e del tentato omicidio di Mirko Sciacchitano, avvenuto il 3 ottobre del 2015. Una caratura criminale quella di Gambino, che gli ha permesso di gestire diverse attività economiche, come quella nel settore dei prodotti surgelati (questa poi ceduta a terzi ) e che per questo, sottolineano gli inquirenti, non è stata colpita da nessun provvedimento giudiziario. 

Ad aiutarlo nella gestione degli affari, un altro elemento di punta di Santa Maria di Gesù e finito agli arresti nel 2015 nell’operazione Stirpe: è Antonino Palumbo, classe 73’ e da oggi sottoposto all’obbligo di dimora, anche lui formalmente proprietario delle due attività nel settore alimentare e concorde nell’affidarle a prestanome. Ma a rendere palese il legame tra i due pregiudicati e i prestanome è stata la scoperta, durante una perquisizione, di un archivio sul quale erano annotate l’acquisto e le vendite dei prodotti alimentari. A dare agli inquirenti l’ulteriore conferma di quanto avevano messo in piedi i due pregiudicati sono state l’esiguità dei redditi sussistenti al momento dell’apertura dei due negozi, tuttavia avviati ugualmente ricorrendo a proventi economici diversi da quelli percepiti.