Mafia, sequestro di beni al clan Nardo Diciotto milioni tra aziende e immobili

Beni per 18 milioni di euro sono stati sequestrati a Ciro Fisicaro. Il 52enne – condannato all’ergastolo per numerosi omicidi e associazione di stampo mafioso – è ritenuto dagli investigatori elemento di vertice dell’organizzazione mafiosa Nardo, attiva nel Siracusano e collegata al clan Santapaola di Catania. L’operazione è stata condotta dalla Direzione investigativa antimafia su mandato del Tribunale di Siracusa. Fisicaro si trova in carcere dalla fine degli anni ’90. 

Il sequestro patrimoniale ha colpito tre società che operano rispettivamente nel settore immobiliare, dei trasporti e della grande distribuzione. Dieci nonché in dieci immobili (tra appartamenti, magazzini, uffici e garage), beni mobili registrati, conti correnti e altri rapporti finanziari ancora da quantificare. Lo stesso patrimonio, con poche variazioni, è stato già interessato nel 2103 da un provvedimento di sequestro preventivo per nell’ambito dell’operazione denominata Hermes. Come spiegano gli inquirenti in una nota, Ciro Fisicaro «pur detenuto, assumeva in via diretta ed immediata tutte le scelte imprenditoriali più significative per la vita delle società». Aziende intestate fittiziamente a un prestanome, Giuseppe Mauceri. 

I beni sequestrati sono la totalità delle quote della Mauceri trasporti, azienda con sede a Catania; il 50 per cento dell’Immobiliare Gagliola srl con sede a Gravina di Catania; il 50 per cento delle quote della Rama srl, subaffittuaria della Eurospin Sicilia per la gestione di un supermercato a Scordia. Anche il capannone che ospita l’attività nel Comune scordiense è finito nel mirino degli inquirenti. E poi conti correnti, 50 mezzi tra rimorchi, un camper, trattori e sei auto e diversi immobili.