Ammonta a mezzo milione di euro il valore dei beni sequestrati a Benedetto Pipitone, 46enne di Carini coinvolto nell’inchiesta Destino.
L’uomo, che è già destinatario dell’obbligo di dimora nel centro del Palermitano, è accusato di estorsione con l’aggravante di avere favorito Cosa nostra.
A disporre il provvedimento è stata la sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo, su richiesta della procura. I sigilli sono stati apposti dal nucleo investigativo dei carabinieri e hanno riguardato due fabbricati, un terrenno e cinque rapporti bancari su cui erano depositati 150mila euro. Tutti i beni, secondo i magistrati, sono provento delle attività illecite portate avanti da Pipitone.
L’uomo è stato già condannato nel 2018 a sette anni. Nel processo sono coinvolti diversi suoi parenti. L’operazione Destino ha fatto luce sulle attività criminali portate avanti dagli eredi dell’anziano capomafia di Torretta Angelo Pipitone.
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