Il sequestro di un patrimonio immobiliare del valore di circa 5,5 milioni di beni, riconducibile all’imprenditore Angelo Ingrassia, è stato eseguito dalla Direzione investigativa antimafia di Palermo. L’imprenditore è coinvolto nelle indagini economico-patrimoniali disposte dalla Dia ed eseguite dagli investigatori del centro operativo di Palermo, nell’ambito di quelle sul mercato ortofrutticolo della città, che nel 2014 avevano consentito alla sezione Misure di prevenzione di emettere il provvedimento di sequestro a carico suo, dello zio Giuseppe, di Pietro La Fata e di Carmelo e Giuseppe Vallecchia.
In quell’occasione fu sequestrato un patrimonio societario, immobiliare e finanziario di 250 milioni di euro perché, attraverso le loro aziende, consentivano alla famiglia mafiosa dell’Acquasanta, capeggiata dai Galatolo, di controllare il mercato ortofrutticolo, anche con l’imposizione dei prezzi sui prodotti. Dopo ulteriori accertamenti, la sezione misure di prevenzione (presidente Giacomo Montalbano, giudice estensore Luigi Petrucci) ha emesso il nuovo provvedimento, che ha disposto il sequestro di 12 tra immobili e terreni a Palermo e Ficarazzi, che ricadono nel compendio aziendale della Impero Edilizia srl, già sequestrata all’epoca.
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