Mafia, Grasso ricorda Libero e Pina Maisano «Da loro esempio per il riscatto di Palermo»

«Per la prima volta non trovo una donna che a questa città, alla Sicilia e a tutta Italia ha dato con il proprio impegno una ragione in più per credere nella legalità». Così su Facebook il presidente del Senato Pietro Grasso nel 25esimo anniversario della morte di Libero Grassi, il coraggioso imprenditore ucciso dalla mafia perché si era ribellato al racket del pizzo, rivolgendo un pensiero affettuoso alla moglie di Libero, Pina Maisano, recentemente scomparsa prima dell’estate.

«Pina Maisano è venuta a mancare il 7 giugno scorso – prosegue Grasso che stamane era in via Alfieri, a Palermo, in occasione della celebrazione che si svolge ogni anno nel punto esatto dove l’imprenditore è stato colpito dai sicari -. La conobbi dopo l’uccisione di suo marito Libero Grassi, l’imprenditore che da solo sfidò pubblicamente la mafia rifiutandosi di pagare il pizzo. Era il 1991 e, per 25 anni, Pina ha portato avanti una battaglia che non ha mai conosciuto momenti di pausa. Così facendo ha ispirato migliaia di suoi concittadini e con il suo animo gentile ha contribuito al riscatto di Palermo».

Ieri e oggi, come ogni anno, sono state tante le iniziative in programma per ricordare il sacrificio di Grassi che con il suo esempio ha aperto la strada ad altri imprenditori che, dopo di lui, hanno trovato il coraggio di seguirne le orme. E, per la prima, volta, la famiglia ha anche deciso di dare il proprio assenso per la realizzazione di due pellicole, in modo che anche le nuove giovani possano conoscere e ricordare la sua storia. 

«
Libero e Pina non ci sono più, eppure qui, in Via Alfieri, la loro presenza si sente eccome. È negli occhi e nel lavoro dei ragazzi di AddioPizzo – conclude – che proprio dal loro esempio sono partiti per liberare la Sicilia dalla vergogna del racket».

Redazione

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