Mafia e antimafia: tutti contro Beppe Grillo

INDIGNAZIONE GENERALE CONTRO IL LEADER DEL MOVIMENTO 5 STELLE CHE SI STA SOLO DIVERTENDO A PROVOCARE I ‘TROMBONI’

Com’era prevedibile, sulle dichiarazioni di ieri di Beppe Grillo, che alla manifestazione della “Sfiducia-day” si è messo a ‘filosofeggiare’ sulla mafia – per poco non ha citato Il giorno della civetta quando ha detto che i mafiosi avevano una morale – si sono gettati a pesce tutti i moralisti a corrente alternata della Sicilia, dal solito governatore Rosario Crocetta a Giampiero D’Alia, da Davide Faraone a Nello Musumeci.

“Beppe Grillo – dice Crocetta – cerca i voti della mafia”. E bla bla bla.

Si rivede anche Maria Falcone, la sorella del magistrato ucciso nella strage di Capaci insieme con Francesca Morvillo e alcuni uomini della scorta.

“Un insulto a tutte le vittime di Cosa Nostra”: questo il commento di Maria Falcone. Quindi la solita solfa sul morti e bla bla bla.

Anche per il leader dell’Udc siciliana, Giampiero D’Alia, Grillo si accingerebbe a chiedere i voti a Cosa nostra. Mentre per Faraone, il leader del Movimento 5 Stelle non sarebbe “lucido”, ma a corto di consensi. E bla bla bla.

Forse il meno retorico è Nello Musumeci. Che, però, cerca di far passare la tesi – un po’ ardita – che il centrodestra avrebbe fatto opposizione al Governo Crocetta.

Nota a margine

Che dire? Grillo, ieri sera, ha utilizzato il mezzo della provocazione. Probabilmente perché sembra interessato alle reazioni che suscitano le sue parole. Chissà che cosa gli frulla in testa.

Noi qualcosa la vogliamo dire.

Crocetta, piuttosto che declamare l’antimafia, dovrebbe praticarla. Magari sull’acqua e sui rifiuti.

D’Alia si dovrebbe ricordare da quale Partito politico proviene: da quelle parti di mafia e politica se ne intendevano assai.

Faraone dovrebbe tacere, visto che quando arriva la campagna elettorale non va tanto per il sottile. O no?

Nello Musumeci e l’opposizione del centrodestra al Governo Crocetta: onorevole, dobbiamo ridere?

Rimane la signora Maria Falcone. Una brava donna. Un po’ retorica. Se non parla in questi casi quando dovrebbe favellare?

Ultima considerazione: tutti questi signori non hanno detto una sola parola sul processo sulla trattativa tra Stato e mafia. Sui tentativi in corso per non far emergere la verità.

Poi, però, si indignano per le provocazioni di Grillo. E gli vanno dietro. E c’è perfino chi li prende sul serio…
g.a.

 

 

 

 

Redazione

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