Era latitante dal 24 luglio, ma di Alfredo Geraci si parlava già dal 2013, quando il suo nome era saltato fuori tra le pieghe dell’indagine che ha portato all’operazione Alexander, che colpì duramente il mandamento mafioso di Porta Nuova, uno dei più operosi al tempo. La sua fuga tuttavia si è interrotta con l’arresto da parte dei poliziotti della sezione Catturandi dela Mobile di Palermo e della sezione investigativa Oreto-Stazione.
Il 41enne, ritenuto uomo di fiducia di Alessandro D’Ambrogio, capomafia del mandamento del centro storico palermitano, era stato disegnato dagli inquirenti come il ministro delle estorsioni della famiglia che agisce soprattutto sul territorio di Ballarò e dell’Albergheria. Geraci è stato catturato mentre si trovava ad Altofonte.
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