A tirare fuori una storia amara e un po’ incredibile è Pino Apprendi. Il parlamentare regionale del Pd, che lavora a pieno ritmo anche la domenica, ieri si è catapultato sulle Madonie per provare a capire, con i propri occhi, che cosa succede al Madonie Golf Club, una struttura turistica a cinque stelle (nulla a che vedere con il Movimento di Beppe Grillo, ovviamente, e molto a che vedere con lo sport dei ‘ricchi’ o, se si preferisce, con il turismo ad alto livello). Ebbene, Apprendi ha preso atto con i propri occhi che una struttura alberghiera di eccellenza, realizzata per lo più con denaro pubblico, è chiusa. Che succede?
” Nei prossimi giorni -scrive il parlamentare in un comunicato – presenterò una interrogazione al presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, per conoscere quanti fondi pubblici sono stati impiegati per realizzare il Madonie Golf Club e se sono stati esperiti tutti i necessari controlli sulle modalità di spesa”.
Già, le modalità di spesa. Per quello che ricordiamo noi, la storia di questo Golf Club dovrebbe iniziare con un’intuizione di un noto imprenditore siciliano, Giuseppe Lapis. Una struttura che dovrebbe essere rientrata, alla fine degli anni ’90, in un Patto territoriale. Per la cronaca, i Patti territoriali furono un’esperienza di rilancio dell’economia del Su Italia tentata tra il 1996 e il 2001 dal Governo nazionale retto in quegli anni da Romano Prodi.
Sempre se non ricordiamo male, i lavori di questa grande, moderna e bella struttura turistica verranno completati intorno alla metà del 2000 con le risorse di Agenda 2000, i fondi europei relativi alla programmazione 2000-2006. Altro non ricordiamo. E bene farà l’onorevole Apprendi a chiedere ‘lumi’ sul denaro pubblico speso per realizzare questa struttura. Alla luce, soprattutto, di quanto lo stesso parlamentare regionale ha accertato con i propri occhi.
“Ho visitato il Club – scrive sempre Apprendi – e devo ammettere che si tratta di una importante struttura realizzata con criteri di eccellenza, che di fatto non ha avuto il giusto impulso per entrare nel circuito turistico sportivo. Alcuni dei locali non sono mai stati usati, nella sala convegni e nel ristorante la plastica copre le sedie imballate. Le professionalità cresciute nel progetto, al momento sono inutilizzate. Se si vuole avere una idea di come possono rendersi inutilizzate decine di milioni di euro di investimenti e di come si possono bloccare i sogni di chi pensa ad un lavoro vero e ad uno sviluppo del territorio consiglio di recarsi a visitare il club Madonie Golf”.
Il Madonie Golf Club si estende in un territorio di circa 70 ettari nel Comune di Campofelice di Roccella. C’è un grande Hotel. Ci sono ville “che, mi dicono mai utilizzate”, racconta sempre Apprendi. E, naturalmente i campi da golf. “Con l’erba secca”, precisa il deputato dell’Ars. Nei primi anni del nuovo Millennio il golf sembrava una grande speranza per il turismo siciliano a cinque stelle.
Al Madonie Golf Clu le cose, a quanto pare, non debbono essere andate per il verso giusto. Altrimenti non ci sarebbero ancora “sedie imballate”, come dice Apprendi. Scene, queste, che ricordano tanto certi ospedali pubblici siciliani con costosissime attrezzature acquistate (con il denaro pubblico) e mai utilizzate. Scene purtroppo normali, nella sanità pubblica italiana. Che non ci aspettavamo ci venissero raccontate anche a proposito di una struttura turistica a cinque stelle.
“Questa settimana – conclude Apprendi – convocherò i rappresentanti dei lavoratori e la proprietà in commissione attività produttive (il parlamentare del Pd è il vice presidente della terza commissione legislativa dell’Assemblea regionale siciliana ndr). Per capire come uscire da questo stato di immobilismo e trovare una soluzione che permetta ai 34 lavoratori di percepire gli stipendi arretrati”.
Dunque, ci sono anche pagamenti arretrati. E naturalmente indiscrezioni che, in quanto tali, andrebbero verificate. Come la voce che corre circa la volontà di un grande gruppo americano che sarebbe disposto a rilevare la struttura.
Foto di prima pagina tratta da lifestylegolf.it
In alto a destra, una pianta del complesso turistico (foto tratta da svagoedintorni.com)
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