Ma il Governo Crocetta capisce o no come funziona il Decreto n. 39?

LA DOMANDA E’ LEGITTIMA, A GIUDICARE DA TANTI CASI – FORSE TROPPI E REITERATI – IN CUI QUESTA LEGGE VIENE SISTEMATICAMENTE VIOLATA

di Amministrativum

Sarà strano ma il Governo Crocetta, vuoi o non vuoi, sulla applicazione, o meglio sulla mancata applicazione, del D.Lgs. n.39 del 2013 ci ricade spesso. E dire che lo stesso Presidente, con nota vergata di suo pugno, in data 10 giugno 2013, ha ricordato a tutti gli Assessori e a tutti i Dirigenti Generali, che il decreto trovava diretta applicazione in Sicilia.

Ma incredibilmente, dopo i casi Cicero (IRSAP) e Basile (IRFIS) solo per ricordarne solo qualcuno, ecco spuntare il caso Giacchetti.

Quest’ultimo, ex Prefetto, nell’aprile 2013, in costanza del suo incarico di Commissario Straordinario del Comune di Siracusa, conseguente alle dimissioni del Sindaco Visentin, viene nominato dall’allora Ministro dei Beni Culturali, anche Commissario Straordinario della Fondazione Istituto Nazionale del Dramma Antico INDA.

A quel momento nulla di strano, anche perché per legge (D.Lgs. n.20 del 1998) e per Statuto, il Presidente della Fondazione è il Sindaco di Siracusa. I problemi però iniziano dal mese successivo quando entra in vigore il Decreto Legislativo n.39 dell’8 aprile 2013.

Quest’ultimo infatti all’art. 1 lett. c) definisce quali siano gli enti di diritto privato in controllo pubblico, identificandoli con gli enti di diritto privato nel quale è riconosciuto alle pubbliche amministrazioni, anche in assenza di una partecipazione azionaria, potere di nomina dei vertici o dei componenti degli organi, mentre nel successivo art.11, comma 3, prevede che l’incarico amministrativo di vertice nelle amministrazioni di una Provincia, o di un Comune con popolazione superiore a 15.000 abitanti è incompatibile con la carica di componente di organi di indirizzo negli enti di diritto privato in controllo pubblico da parte di Regioni, Province e Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti.

Il problema nasce perché la Fondazione INDA è proprio un ente di diritto privato in controllo visto che per legge (art.5 del D.Lgs. n.20 del 1998) e per Statuto (art.12) la Regione siciliana e la Provincia regionale di Siracusa nominano ciascuna un componente del Consiglio di Amministrazione, mentre il Comune di Siracusa esprime addirittura il Presidente del Consiglio di Amministrazione e della Fondazione che è lo stesso Sindaco!

Da maggio 2013 quindi, ciò che prima era normativamente compatibile, e cioè il cumulo delle cariche di Commissario Straordinario dell’INDA e del Comune di Siracusa, non è più tale. Ma poco importa perché a giugno cessa l’incarico di Commissario in conseguenza della elezione del nuovo Sindaco di Siracusa.

Tutto risolto allora. Macché! Il Governo Crocetta non trova di meglio che nominare lo stesso Giacchetti Commissario Straordinario della Provincia di Siracusa, il quale accetta l’incarico pur mantenendo sempre l’incarico di Commissario Straordinario dell’INDA.

Quindi il Governo regionale attribuisce l’incarico amministrativo di vertice della Provincia di Siracusa (Commissario Straordinario) ad un soggetto che ricopre la funzioni di unico componente di tutti gli organi di indirizzo di una Fondazione privata (Commissario Straordinario della Fondazione INDA), avente natura di ente di diritto privato in controllo pubblico, perché ente di diritto privato nel quale è riconosciuto alle pubbliche amministrazioni (Regione siciliana, Provincia regionale di Siracusa e Comune di Siracusa), anche in assenza di una partecipazione azionaria, potere di nomina dei vertici o dei componenti degli organi.

Forse, siano ancora a luglio 2013 e il decreto legislativo n.39 del 2013 ancora non lo si conosce bene, ma, cosa incredibile, si continua a far finta di non conoscerlo per tutti i successivi sei mesi.

Scaduto l’incarico al 31 dicembre 2013 il Governo Crocetta, sempre ignorando la palese incompatibilità del doppio Commissario Straordinario Giacchetti, lo rinomina conferendogli l’incarico sino al 15 febbraio 2014.

Scaduto il secondo incarico, sembra accadere la svolta: il Governo nomina Commissario Straordinario l’ex Presidente del Tar Calabria, il quale resta in carica 2 giorni per poi dimettersi, ufficialmente per ragioni personali: qualcuno dice perché imbarazzato dal parere del Cga (Consiglio di giustizia amministrativa) sulla illegittimità delle nomine successive al 31 dicembre 2013, ma in realtà forse perché non è in possesso dei titoli per ricoprire l’incarico di Commissario Straordinario, perché i magistrati ordinari e amministrativi non sono dirigenti dello Stato, ma appartengono ad un ordine autonomo ed indipendente, separato dalla restante burocrazia statale. (A proposito, ma il dr. Ingroia, ex magistrato, su questo piccolo aspetto ha riflettuto?)

Punto e daccapo, e siccome non c’è due senza tre, il Governo Crocetta nomina per la terza volta Giacchetti Commissario Straordinario della Provincia di Siracusa, sempre in costanza della sua contemporanea qualifica di Commissario Straordinario dell’INDA, ponendo quindi in essere per la terza volta un atto nullo, perché così qualificato dall’art.17 del D.Lgs. n.39 del 2013!

E poiché l’art.18 sempre dello stesso D.Lgs. n.39, sanziona il mancato rispetto delle disposizioni in materia di incompatibilità, oltre che con la responsabilità patrimoniale di coloro i quali conferiscono incarichi nulli, anche con la previsione che gli stessi non possono per tre mesi conferire gli incarichi di loro competenza, con attribuzione dei relativi poteri ai Commissari statali presso le Regioni, vuoi vedere che per conferire a Giacchetti poteri da super commissario straordinario, il Governo Crocetta riuscirà nel risultato storico di farsi commissariare?

 

Redazione

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