M5s, nuovo capogruppo al Comune ma Forello non ci sta «Grave sgarbo politico e istituzionale, non mi dimetto»

Cambio al vertice nel M5s a Sala delle Lapidi. Al posto di Ugo Forello, subentra Tony Randazzo, ma si scatena il caos tra le due anime del movimento, con uno scontro che si consuma a suon di battute sui social. A darne notizia è lo stesso gruppo consiliare con un post assai stringato pubblicato in queste ore su Facebook. Una notizia, in verità, ventilata da tempo ma niente lasciava trapelare un avvicendamento così repentino. Forse, ad accelerare i tempi, hanno contribuito le prese di posizione ‘autonome’ di Forello sul tema degli attacchi ai giornalisti, lanciati nei giorni scorsi da Di Maio e Di Battista sul caso della sindaca Raggi, e la ferma bocciatura del decreto Sicurezza, scegliendo una linea nettamente contraria a quella del Movimento.

«I consiglieri comunali e di circoscrizione del M5S di Palermo, nel ringraziare per il lavoro svolto in questi mesi il consigliere Ugo Forello, augurano buon lavoro al nuovo capogruppo Antonino Randazzo – si legge nel post su Facebook – La rotazione, già prevista dall’inizio della consiliatura, sarà formalizzata domani presso gli uffici competenti con il passaggio di consegne. La rotazione del capogruppo è una delle caratteristiche distintive del M5S, volta a garantire ai vari portavoce eletti di rappresentare il Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale».

Ma Forello non ci sta e, con le medesime modalità, annuncia sul suo profilo che non intende dimettersi e di rimanere capogruppo fino a quando non ci sarà una riunione regolare e legittima fra i cinque consiglieri comunali di Palermo, gli unici che hanno il potere di decidere se, quando e come sostituire il capogruppo. «Nel ringraziare chi mi ringrazia per l’egregio lavoro svolto in questo anno e mezzo, tengo a precisare quanto segue. Le modalità che avrebbero portato alla sostituzione del capogruppo, qualora fossero confermate, determinerebbero, purtroppo, una frattura inaccettabile in un percorso di condivisione e rispetto delle più elementari regole di convivenza, tanto in consiglio comunale quanto nel movimento 5 stelle».

Per Forello la presunta riunione “carbonara” senza la partecipazione dell’attuale capogruppo e di un altro componente del consiglio comunale m5s, Giulia Argiroffi – che avrebbe dovuto sostituirlo alla conclusione della sessione bilancio, «mina la fiducia dei cittadini e attivisti che credono ancora nei principi di trasparenza e legittimità. Tutto ciò rappresenterebbe un gravissimo sgarbo politico e istituzionale che, guarda caso, sarebbe avvenuto all’indomani di una mia presa di posizione sulle polemiche e attacchi indifferenziati ricevuti dai giornalisti. Non vorrei pensare ad un’azione di epurazione e sanzionatoria volta a impedire a ciascuno di noi, nel rispetto dei ruoli e funzioni, a esprime un libero pensiero».

«Rimango capogruppo fin quando non si svolgerà una riunione regolare e legittima fra i cinque consiglieri comunali di Palermo, gli unici che hanno il potere di decidere se, quando e come sostituire il capogruppo. Fino a prova contraria e salvo che la decisione presa all’unanimità in una precedente riunione del gruppo verrà confutata da tutti, quando rassegnerò le dimissioni a sostituirmi sarà Giulia Argiroffi. Non vorrei che dietro tutto ciò ci sia la mano dei vertici del movimento, certo è un fatto notorio che quello che (allo stato illegittimamente) verrebbe indicato come capogruppo è persona di fiducia e legata a doppio mandato con il deputato all’Ars, Giancarlo Cancelleri, e il deputano nazionale, Adriano Varrica. Rimango al mio posto a difendere la possibilità di dissentire e criticare nel rispetto di tutti, in un percorso di apertura e confronto perché tutto ciò costituisce l’essenza di un democrazia».

«Nessuna epurazione – afferma in una nuota il nuovo portavoce Il portavoce Antonino Randazzo – Siamo sorpresi per le parole del collega Forello, ma ribadiamo che il gruppo consiliare aveva già stabilito tempi e modalità di rotazione alla presenza di consiglieri comunali e di circoscrizione, anticipando oggi con un post su Facebook l’avvicendamento già noto che sarà formalizzato domani nel corso di una riunione. Non rispettare le regole risulterebbe una mancanza di rispetto nei confronti dei colleghi e delle regole del Movimento 5 Stelle. Rigettiamo inoltre alcuni titoli fuorvianti di alcuni giornali e agenzie che in queste ore parlano di “sollevamento dall’incarico”, essendo il ruolo di capogruppo dal primo giorno chiaramente inquadrato come una carica temporanea e di servizio per l’intero gruppo che tra pochi mesi cambierà nuovamente».

Redazione

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