Lupara bianca e sequestri di giornalisti in Crimea

ATTACCO A DIRITTI UMANI E INFORMAZIONE NELLA PENISOLA OCCUPATA MILITARMENTE DAI RUSSI: TV CHIUSE, REPORTER PICCHIATI E SEQUESTRATI, PERSONE SCOMPARSE, MINACCE ARMATE “CONSIGLI” E “OFFERTE CHE NON SI POSSONO RIFIUTARE”

 

di Gabriele Bonafede

L’” Anschluss” (annessione) della Crimea alla Russia inizia a far sentite i suoi pesanti effetti sui diritti umani, preludio a gravi conseguenze sui flussi di rifugiati verso l’Europa. Sarebbero almeno tre le persone scomparse ieri, precisamente tre donne di cui una giornalista. Speriamo non sia così, ma potrebbero essere già i primi casi di “lupara bianca”, qualcosa  che ben conosciamo dalle nostre parti in Sicilia: giornalisti e oppositori del regime spariscono senza lasciare traccia ed è difficile che il mondo ne sappia qualcosa, vista la mancanza d’informazione libera provocata, o quanto meno aggravata, dall’intervento russo.

Infatti, i primi a pagare le spese sono stati, fin dai primi giorni dell’occupazione militare della Crimea, gli organi d’informazione e i giornalisti. In quello che sembra  un tentativo di imbavagliare l’informazione su quanto accada realmente nella strategica penisola sul Mar Nero, giornalisti di varie testate e osservatori dell’OSCE sono stati bloccati al momento di entrare in Crimea nei giorni scorsi.

Inoltre, si sono verificati molti fatti gravi già dopo poche ore dall’inizio dell’invasione militare russa: TV ucraine sono state oscurate nel territorio della Crimea e le loro frequenze occupate da TV russe, mentre alcuni giornalisti della Associated Press sono stati brutalmente picchiati da miliziani cosacchi e russi (nella foto) a poche ore dall’aggressione di Putin, condannata da quasi tutti i Paesi del globo. Molti sono i casi di brevi sequestri, furti, minacce a mano armata a giornalisti di molte testate, comprese quelle di grandi giornali come BBC, Al-Jazeera e Bild.

Secondo gli aggiornamenti di “Reporters without frontiers” (Reporter senza frontiere), negli ultimi giorni si sono verificate le seguenti violazioni alla libertà di stampa e diritti umani nella Crimea occupata militarmente dalla Russia:

Olena Maksymenko della Ukrainsky Tizhden, è scomparsa insieme a Kateryna Butko e Aleksandra Ryazantseva, (due attiviste del movimento “Auto-Maidan”).  Le tre donne pare siano state sequestrate ieri pomeriggio.  Un giornalista di Glavkom , Oleksiy Byk, ha visto le tre donne con le mani legate mentre venivano rapite.

Il 5 Marzo, soldati russi senza insigne o distintivi hanno puntato le loro armi su Olga Ivshina della BBC (servizi sulla Russia)e altri giornalisti. Li hanno sequestrati e accusati d’essere spie prima di rilasciarli con il “consiglio” (come si direbbe in Sicilia) di non tornare più in Crimea.

Il 4 Marzo giornalisti di 1+1 e Al-Jazeera sono stati sequestrati e poi rilasciati con divieto di filmare. Il “divieto” pare sia stato adeguatamente rinforzato con “un’offerta che non si può rifiutare”, ossia un fucile puntato.

Due giornalisti della Bild e il giornalista ucraino Volodymyr Ilchenko sono stati accerchiati, derubati dei loro computer e del loro materiale e anch’essi minacciati.

Check point strada per Sebastopoli

Sempre secondo “Reporters without frontiers”, il giornalista di Argumenty Tizhnia – Krym  Stanislav Yurchenko è stato gravemente minacciato e lievemente ferito il 5 Marzo a Simferopol perché tentava di filmare l’uso della forza contro una manifestazione di “Donne contro la Guerra”.

Yevgeny Fedorov, un parlamentare russo del partito di Putin (Russia Unita, di estrema destra) ha proposto una legge che vieta di parlare contro il governo russo, anche all’esterno dei confini nazionali.

Dall’altro lato, a Kiev, tre TV russe (Pervy Kanal, RTR-Planeta and NTV Mir) sono state oscurate il 4 Marzo perché, secondo le autorità ucraine, divulgavano propaganda aggressiva, inneggiando alla guerra e diffondendo odio. Il provvedimento sarebbe stato preso dopo una breve inchiesta sull’eventuale violazione delle leggi ucraine. In effetti, basta farsi un giro nelle emissioni della TV russa RTR-Planeta (anche su youtube) per notare  quanto meno un ambiente militarista, persino con invitati in tuta militare da combattimento che partecipano a talk show particolarmente animati.

Ecco alcuni link che informano sulle persone scomparse e gli atti più eclatanti contro la libera informazione avvenuti in Crimea e in Ucraina:

http://www.kyivpost.com/content/ukraine/automaidan-says-two-activists-kidnapped-crimea-journalist-also-sought-338948.html

http://en.rsf.org/ukraine-two-ukrainian-journalists-missing-10-03-2014,45977.html

http://en.rsf.org/ukraine-freedom-of-information-in-dire-07-03-2014,45960.html

 

Gabriele Bonafede

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