Chi pensa che i cattolici non entreranno direttamente in politica, delegando tutto al sistema dei partiti del nostro Paese sta prendendo un abbaglio. I cattolici – ormai è ufficiale – sanno che non avrebbe senso, el 2012, un partito d’ispirazione neoguelfa. Ma sanno, anche, che – ad esempio – non possono delegare il futuro dei cattolici in politica ai ‘Sepolcri imbiancati’ dell’Udc di Casini, o al Pdl e al Pd, due partiti che non solo appoggiano il Governo Monti, ma – insieme con la stessa Udc – difendono le regioni ella Massoneria che oggi controlla l’Unione Europea.
I cattolici si accingono ad entrare in politica con una ‘rete’ di iniziative. Uno di questi soggetti – forse una dei più importanti – è rappresentato dall‘Unione cattolica italiana che oggi scende in campo con un comunicato stampa sul ‘caso’ Alitalia-Windjet.
“Avere consentito la disattivazione dei voli della Windjet – si legge nel comunicato dell’Unione cattolici italiani – rappresenta lennesimo clamoroso fallimento dellattenzione che il Governo regionale ha mostrato nei confronti delle realtà produttive del territorio”.
“Riteniamo che sussistano – si legge sempre nel comunicato – anche motivi di grave disattenzione del Governo nazionale e dellEnte nazionale aviazione civile (Enac), che hanno lungamente sottovalutato tutti gli aspetti della delicata vicenda. Riscontriamo solo che linadeguatezza dei tanto attesi provvedimenti ha prodotto per migliaia di passeggeri e turisti un gravissimo danno sulle programmate vacanze estive, con grave ricaduta sulle economie familiari già depresse per la nota crisi”.
“Ricordiamo solo che per la vicenda Alitalia – si legge sempre nel comunicato – situazione ben più grave e delicata della compagnia aerea siciliana, tutto il mondo politico ha chiesto un contributo allimprenditoria nazionale per la salvaguardia delle attività del vettore aereo nazionale, riuscendo a comporre un tavolo adeguato per la soluzione (CAI)”.
“Per quanto piccola – recita sempre il comunicato dell’Unione cattolica italiana – la Windjet collega la Sicilia con tutti gli altri aeroporti nazionali ed internazionali, consentendo, a costi contenuti, la possibilità di effettuare spostamenti da e per la nostra Isola, sviluppando significativi volumi di passeggeri”.
“Esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i dipendenti della società aerea siciliana – conclude il comunicato – con la speranza che, nellattuale situazione di emergenza, venga trovata adeguata soluzione per stabilire la definitiva certezza del diritto al posto lavoro ottenuto con sacrifici e rinunce”.
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