Brutto, sporco e deturpato. Sono abituati a vederlo ogni giorno i catanesi e proprio così si è presentato il lungomare della città di Catania agli occhi dei consiglieri comunali che compongono la commissione Lavori pubblici e che questa mattina hanno fatto un sopralluogo nella zona. Insieme a loro anche alcuni consiglieri della seconda circoscrizione , Giuseppe Russo, Alessandro Campisi e Daniele Di Salvo che hanno inviato al loro presidente una richiesta scritta per portare largomento all’ordine del giorno nella prima seduta utile del consiglio circoscrizionale in modo da impegnare lamministrazione agli interventi necessari.
«È un gran peccato che una delle nostre vetrine per i turisti sia così in cattivo stato. È una zona totalmente inaccessibile soprattutto a chi si muove in carrozzina perché disabile o per i bimbi trasportati in un passeggino – afferma il presidente della commissione Niccolò Notarbartolo – Oltre al fatto che un normo dotato deve comunque fare molta attenzione a muoversi».
Tanti infatti sono i problemi che colpiscono il balcone sul mare della città, mare che per altro è quasi del tutto inaccessibile. Problemi che abbiamo già sottolineato sulle pagine del nostro giornale meno di un mese fa, e per cui lunga e difficile si prospetta la soluzione. Il problema principale da affrontare è la mancanza di denaro nelle casse comunali e che deve anche fare i conti con linciviltà dei catanesi che rompono, imbrattano e danneggiano. «Dei circa 23 milioni di euro necessari al fabbisogno delle manutenzioni in città, ne abbiamo a disposizione solo circa 300mila che usiamo per lo più per riparare i danni che vengono fatti periodicamente», afferma Niccolò Notarbartolo.
«Dovrebbe essere un luogo di svago, in cui la gente si rilassa passeggiando, ma è anche un luogo in cui i cittadini vengono a correre o passeggiano in bicicletta eppure non cè nessuno spazio dedicato a loro», lamenta il consigliere Giuseppe Catalano. «Non solo dice non riuscirò mai a capire perché, piuttosto che valorizzare il mare e la pietra lavica come elementi tipici del nostro territorio, sanno solo fare colate di cemento. La nuova piazza Europa è terribile», sostiene. Opinione diffusa tra i componenti della Commissione, «ma è purtroppo un capitolo chiuso per il quale non possiamo fare nulla dichiara Notarbartolo Pensiamo piuttosto a ciò per cui possiamo davvero agire».
Tanti e differenziati sono i problemi che si possono riassumere in: mancanza di sicurezza, di controllo e pulizia. Oltre alle note grotte che si sono create sotto le piazze Tricolore e Nettuno – la prima chiusa al pubblico in modo totale, la seconda in modo parziale – e che rappresentano il problema principale dellarea, ci sono anche tante piccole difficoltà frutto di disattenzione e assenza di manutenzione ordinaria. Si tratta ad esempio della mancanza di scivoli per lattraversamento pedonale sia in prossimità dei semafori che alla fine dei marciapiedi, oppure dei marciapiedi sconnessi anche a causa delle piante che con le loro radici hanno spaccato tutto.
Sempre nella zona di piazza Europa, inoltre, «gli scivoli fatti sono irregolari perché troppo vicino alla curva», spiega il presidente della commissione. Da segnalare anche la presenza di alcuni ganci in rilevo sul marciapiede, vicino la pensilina dellautobus, che rappresentano un notevole pericolo di inciampo per tutti. Le strisce pedonali, poi, sono sbiadite, le aiuole non curate, le ringhiere instabili e arrugginite, nonché, in alcuni tratti, attaccate a delle transenne che gli fanno da supporto. A fare bella mostra di sé rimangono infine i resti di quello che solo per un anno è stato il lido Tribe beach e che adesso è solo unaltra opera abbandonata in città. «È uno degli angoli cittadini della vergogna», continua Catalano.
«A tutto questo scempio dobbiamo aggiungere che a piazza Mancini Battaglia esiste un mercato del pesce irregolare lamenta Fabio Micalizzi, presidente regionale dell’associazione pescatori marittimi professionali che si è avvicinato ai consiglieri in sopralluogo proprio per manifestare le sue rimostranze E soprattutto quando ci sono le mareggiate diventa pericolosissimo». «A Catania spesso si fanno le cose senza ragionare sulle conseguenze e con supponenza, tanto da fare perdere al lungomare la sua indole di spazio per il tempo libero – conclude Niccolò Notarbartolo – Solleciteremo lamministrazione a intervenire quanto prima, almeno per la pulizia della zona, considerato che i catanesi sono così incivili da sporcare casa propria».
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