Dopo le burrascose vicende che hanno accompagnato la realizzazione dell’opera, gli incidenti che si sono verificati poco dopo l’inaugurazione e i nuovi dossi non previsti, la pista ciclabile del lungomare di Catania continua a fare discutere. Per salvaguardare la sicurezza dei tanti sportivi che ogni giorno la percorrono, il Comune di Catania ha imposto in tutto il lungomare un limite di velocità di 30 chilometri orari, considerato da molti troppo basso per quel tratto di strada. «Oggi, dopo essermi assicurato che non ci fosse nessuno a tamponarmi o a suonarmi dietro col clacson, ho provato a rispettare il limite – scrive Marco Nania, un cittadino iscritto alla pagina Facebook Lungomare liberato -. Praticamente fermo. Due bici mi hanno fatto le pernacchie e un tizio in scooter mi ha chiesto se avessi problemi col motore, prima di mandarmi al diavolo. Mi domando chi abbia avuto questa bella pensata».
La decisione, secondo i molti che hanno commentato il post, non tiene conto della normale velocità di marcia e potrebbe avere conseguenze vessatorie nei confronti dei tanti che ogni giorno si trovano in macchina o in motocicletta sul viale Ruggero Di Lauria. Un sospetto fomentato inoltre dallo spauracchio degli autovelox, già presenti secondo quanto dicono alcuni cittadini, ma in realtà ancora non attivi. A confermarlo a MeridioNews è Pietro Belfiore, comandante della polizia municipale. Che spiega anche il motivo della scelta. «Il limite è previsto dalla legge ed è stato applicato per tutelare la presenza dei ciclisti – afferma Belfiore -. Siamo in presenza di un doppio circuito, uno di traffico normale e un secondo di ciclisti, quindi tutti devono essere al sicuro».
Una priorità che sarà garantita non solo con la presenza di alcune pattuglie dei vigili urbani, ma anche con l’installazione di apparecchiature che multeranno i trasgressori. Già presenti in passato in versione mobile sulle pattuglie della municipale che, prima della costruzione del percorso ciclabile, si appostavano sul margine destro del viale. «Anche se al momento non ci sono, gli autovelox saranno presenti, è una misura emergenziale ma necessaria», conferma il comandante.
A salutare positivamente le nuove misure è l’associazione Lungomare liberato che ricorda gli incidenti, anche mortali, avvenuti in quel punto proprio per le alte velocità. «In quella strada ci sono numerosissimi attraversamenti pedonali e anche le auto parcheggiate che aprono sportelli. Non è una circonvallazione ma una strada in piena città e piena di persone che attraversano. Il limite di 30 è più che giusto e dovrebbe essere istituito in tutte le strade del centro della città».
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