«Si svegliata dal coma ed è vigilie», sono le parole del cugino della 14enne investita da un Suv il 5 agosto scorso vicino al semaforo di San Giovanni li Cuti. La ragazzina, che pedalava su un risciò, era stata ricoverata in prognosi riservata all’ospedale Garibaldi vecchio. «Muove già i quattro arti – continua il messaggio, pubblicato dalla pagina Facebook Lungomare Liberato – è un po’ agitata, la terranno ancora sotto controllo in terapia intensiva». Gli altri quattro occupanti del mezzo a pedali se la sono cavata con qualche ferita di poco conto.
«Al più presto verrà sposta di reparto e tra cinque o sei mesi – spiega il cugino – si sottoporrà a un intervento per la ricostruzione dell’osso facciale mancante». Le condizioni della 14enne erano state giudicate gravissime dai testimoni che avevano assistito all’incidente. Di cui resta poco chiara la dinamica, in particolare l’esatta posizione del mezzo al momento dell’impatto con il suv. L’episodio aveva ravvivato le polemiche sulla pericolosità del lungomare di Ognina, e sulla mancata realizzazione delle piste ciclabili promesse dall’amministrazione comunale. «Spero solo che queste disgrazie non accadano più – conclude il cugino della ragazza – Impegniamoci tutti a rispettare le regole».
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