STANDO A INDISCREZIONI, IL NUOVO SEGRETARIO REGIONALE DOVREBBE ESSERE ELETTO DAGLI ISCRITTI. RESTA SOSPESA LA QUESTIONE DEI QUATTRO ASSESSORI DELLA GIUNTA CROCETTA. UNO – BARTOLOTTA – SEMBRA ESSERSI DIMESSO PER DAVVERO. LALTRO – BIANCHI – BABBIA. MARIELLA LO BELLO TEMPOREGGIA. NELLI SCILABRA SI TERRA LA POLTRONA
Il PD siciliano si prepara al congresso regionale. Questo, almeno, sembra il senso di un comunicato diramato questo pomeriggio dal segretario regionale del Partito, Giuseppe Lupo.
Lupo ha convocato per lunedì prossimo (7 ottobre), alle 15, 30, la direzione del PD siciliano. I lavori dellassise si terranno a Palermo, nel Grand Hotel delle Palme (via Roma 398) e avranno allordine del giorno gli adempimenti congressuali.
Si parlerà del congresso regionale del PD. ma si dovrebbe parlare anche dei rapporti con il presidente della Regione, Rosario Crocetta. Il Partito Democratico siciliano ha chiesto, comè noto, un chiarimento politico. E ha invitato i quattro assessori che dovrebbero essere in quota PD (Luca Bianchi, Nino Bartolotta, Mariella Lo Bello e Nelli Scilabra a dimettersi dalla Giunta).
Anche se non con atti formali, ma solo sulla parola, due assessori regionali della Giunta Crocetta si sarebbero dimessi: Luca Bianchi (titolare dellassessorato allEconomia) e Nino Bartolotta (assessorato alle Infrastrutture). Le dimissioni del secondo sembrano una cosa seria. Le dimissioni di Bianchi un po meno.
Con la crisi di Governo che si era aperta a Roma il chiarimento tra Crocetta e sembrava vicino. In caso di crisi del Governo Letta e ricorso alle urne, infatti, Crocetta e il senatore Giuseppe Lumia avrebbero intavolato la trattativa sullunica cosa che a loro interessa: le poltrone alla Camera e al Senato. Ma con il rientro della crisi a Roma i due – Crocetta e Lumia – pensano di avere il porco dentro. E vorrebbero tenersi 11 dei dodici assessorati (il dodicesimo assessorato, quello allEconomia, è controllato direttamente, tramite Bianchi, dalle burocrazie ministeriali).
Sulla sorte di Bianchi si registra il silenzio assoluto. Arrivato min Sicilia in quota PD-Sergio DAntoni, Bianchi, sin dalle prima battute, ha dimostrato di avere in comune con il PD solo una mezza tessera del Partito, per giunta romana. E, soprattutto, ha dimostrato di essere in Sicilia, come già accennato, per conto delle burocrazia ministeriali con la mission di svuotare, per conto di Roma, le casse della Regione. Operazione che, fino ad oggi, ha svolto egregiamente.
Bianchi oggi è inviso sia al PD siciliano, che lo ha rinnegato (anche se non lo può ammettere), sia a Crocetta, che ha tentato sottobanco di sbarazzarsene.
Mentre scriviamo sarebbe in corso una trattativa tra Roma e la Sicilia per far restare Bianchi sulla plancia di comando delassessorato regionale allEconomia. Insomma Bianchi dovrebbe andare in Paradiso a dispetto dei Santi, visto che non va bene né a Crocetta né, tanto meno, al PD. Ma va bene alle burocrazie del ministero dellEconomia: tantè vero che sarebbe intervenuto in suo aiuto il ministro Saccomanni, più che mai intenzionato a far inghiottire a tutta la politica siciliana (e soprattutto ai siciliani) Bianchi.
Alla fine, lunico che potrebbe dimettersi è il già citato Bartolotta. Grande cè grande incertezza per Mariella Lo Bello (Territorio e Ambiente). Per lei, un dilemma: da una parte ci sono i 20 mila euro al mese per altri quattro anni; dallaltra la fedeltà al PD. Nel primo caso, dopo lesperienza di assessore saluterebbe la politica e tornerebbe alle Poste. Nel secondo caso verrebbe citata come esempio di attaccamento al Partito, ma perderebbe il malloppo
Non ci dovrebbero essere dubbi, invece, per la bella Nelli Scilabra: la pupilla del senatore Lumia si dovrebbe tenere la poltrona di assessore alla Formazione professionale dove avrebbe già combinato un sacco di casini: proprio quello che il Governo Crocetta ha programmato e attuato in questo settore.
La bella Nelli, in realtà, avrebbe chiesto la poltrona di segretario regionale del PD. La risposta del Partito sarebbe stata molto secca (un No molto figurato…).
Oltre ai bordelli governativi cè anche il congresso regionale. Stando a quello che si naschia, ad eleggere il nuovo segretario regionale dovrebbero essere i delegati. Niente primarie aperte, soprattutto dopo lesperienza delle primarie del centrosinistra per il Sindaco di Palermo. Elezioni che hanno visto la partecipazione non esigua di personaggi che non avevano sulla a che vedere con il PD.
Se, come si sussurra, lorientamento sarà quello di far votare gli iscritti, i renziani di Sicilia dovrebbero armare una turilla perché loro, con il voto agli iscritti, diventano più deboli. Anche se, in realtà, hanno perso non poco dellinteresse che suscitavano nellelettorato della Sinistra siciliana da quando si sono avvicinati al Governo Crocetta, che nellimmaginario dellelettorato del PD è visto come il fumo negli occhi dopo i casini combinati dal Megafono alle ultime elezioni comunali. Quando Crocetta, Lumia e il loro Megafono hanno fatto perdere al Partito Democratico voti, consiglieri comunali e almeno un paio di Sindaci.
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