Vaschette di pesci rossi a mo’ di centrotavola e nuotatrici professioniste in piscina per stupire gli invitati. Un matrimonio senza troppe pretese, insomma, una cosa sobria, discreta. Di situazioni simili a questa la catanese Paola Bonica ne ha vissute tante, almeno da quando arrotonda lo stipendio a fine mese facendo spettacoli di nuoto sincronizzato a pagamento. All’interno delle piscine di privati cittadini.
«Io e le mie colleghe abbiamo lavorato per anni nel settore agonistico, disputando gare nazionali di livello medio-alto», racconta Paola, 33 anni, professione traduttrice. «A settembre 2010, quando abbiamo lasciato le competizioni, abbiamo deciso di restare nel mondo del nuoto sincronizzato». Ed è nata la Synchro events, che porta delle atlete professioniste oltre a Paola Bonica, Concita Di Mario (allenatrice), Palma Blanco, Linda Magnano ed Elisa Tenerello nelle ville dei catanesi. Lauree, compleanni, matrimoni: loro stanno là, coi costumi e il trucco perfetto, pronte a tuffarsi in acqua per il sollazzo di festeggiati e festeggianti. «A volte capita che ci chiedano di stare nascoste spiega lei fino al momento dello spettacolo, così l’effetto sorpresa è garantito». L’evoluzione artistica della torta con la gente dentro.
Centocinquanta euro a persona, una squadra di quattro nuotatrici e un’allenatrice, per matrimoni e feste di compleanno. «Costiamo tra le 500 e le 700 euro, in media prosegue Paola Poi dipende da quante uscite ci vengono richieste». Le feste di nozze all’insegna della semplicità contano «dalle due alle tre uscite in acqua: durante l’aperitivo, prima del dolce e alla fine di tutto». Oppure prima del tanto sognato «sì». Come nel caso di quella sposa che ha voluto la cerimonia a bordo piscina, sulle note di Laura Pausini, con l’esibizione a pochi metri.
Ma anche certi festeggiamenti per taluni trentesimi compleanni non sono da meno: «Piscina di dodici metri, profonda minimo un metro e ottanta, in giardino. E oltre a noi c’era una squadra di ballerini di danza contemporanea che faceva il suo spettacolo tra i tavoli. Seguita da un occhio di bue, perché c’era anche l’addetto alle luci, e poi un complesso che suonava dal vivo, un dj e l’open bar dalle sette del pomeriggio fino a notte inoltrata». Per passare inosservati. «Sono tutte persone molto facoltose», osserva l’atleta. Come a dire che le stravaganze dei ricchi si giustificano da sé. Anche se c’è la crisi, anche se a Catania il lavoro della Caritas coi poveri è aumentato del 60 per cento, secondo le stime di padre Valerio Di Trapani. «Ci confrontiamo con richieste di privati piuttosto pretenziose continua Ville enormi vicine al centro città e tenori di vita alti, che a Catania non ti aspetti».
«Ci siamo rese conto che solo facendo una brochure e un video promozionale possiamo moltiplicare le nostre entrate, perché la richiesta c’è conclude Paola Ma non lo facciamo per guadagnarci: è più che altro la passione e il fatto che ci divertiamo moltissimo».
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