Lucky Man: L’autobiografia di Michael J.Fox

L’attore canadese Michael J.Fox, già affermata star nel panorama hollywoodiano, all’età di 30 anni scopre di avere una malattia neurodegenerativa. Nell’autobiografia ripercorre una sorta di “odissea” del suo male, dall’atteggiamento di rifiuto al rifugio nell’alcool, fino alla decisione di rendere pubblica la malattia, nel 1998.

Fu proprio una mattina, svegliatosi disorientato a causa di un tremito alla mano sinistra, che Michael si accorse di non stare bene e di avere il “Morbo di Parkinson”, un caso raro per la sua età perché solitamente colpisce persone dai 40 anni in su; confuso, ritornò a casa e cercò il termine sull’enciclopedia della salute della Columbia School of Medicine, e c’era scritto: “il Parkinson è una malattia degenerativa il cui primo sintomo visibile è il tremore…Spesso senza che il malato se ne renda conto i suoi movimenti sono diventati più lenti..”

Dopo aver letto ciò si chiese quali erano  le cause; la risposta non gli diede sicuramente conforto perché la ricerca non ha trovato ancora una causa scatenante  precisa su questa malattia. Si scoprì anni dopo che il Parkinson fu diagnosticato a persone che avevano lavorato con Michael negli studi della CBC a Vancouver intorno agli anni settanta, tutti con “esordio precoce”. Egli, dopo aver ascoltato diversi pareri, decise di non vedere più il neurologo, ma soltanto farsi prescrivere dei farmaci per ridurre i sintomi in modo da nascondere il tremore agli occhi dei registi, durante il lavoro.

Michel J.Fox, 43enne, afferma che il suo male sia stato un dono che lo ha “costretto” a fare chiarezza nella sua vita, e scrivere questo libro lo ha aiutato molto. Ma quello che è risultato fondamentale è lo scoprire di non essere solo, che ci sono altre persone nella stessa situazione e che vivono il più normalmente possibile, così lontano dai riflettori. 

L’attore ha creato la Fondazione per la ricerca sul Parkinson, cui andrà il ricavato dei diritti dell’autobiografia. Egli spera che si possa scoprire una possibile cura. “Oggi il Parkinson fa parte del quotidiano e tutti i gesti, come allacciarsi le scarpe ed altri, fanno riflettere”, così conclude l’attore in una recente intervista.

Michael J.Fox nasce a Edmonton il 9 giugno del 1961. Tra i numerosi successi televisivi ricordiamo la serie americana “Casa Keaton”. Nel cinema viene scoperto e lanciato da Spielberg, nel 1985, nel ruolo di Marty McFly, nel fortunato “Ritorno al futuro” di Robert Zemeckis. Numerosi successi li ottiene con “Voglia di vincere” e “Il segreto del mio successo”. Nel  1998 si ritira dalle scene a causa del morbo di Parkinson, già diagnosticato nel 1991, e comincia a investire il suo tempo nella Michael J. Fox Foundation for Parkinson’s Research da lui creata. Sposato con l’attrice Tracy Pollan, ha quattro figli.

www.michaeljfox.org

 

Simona Finocchiaro

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