Lucio Oieni: “Nessun conflitto d’interesse o incompatibilità, nei giorni scorsi ho ceduto la quota della società”

SI MOSTRA SERENO E SICURO DEL FATTO SUO IL NEO DIRIGENTE GENERALE DEL DIPARTIMENTO LAVORO CHE AL NOSTRO GIORNALE HA ILLUSTRATO IL SUO PUNTO DI VISTA. MA I DUBBI SU DIRIGENTI E FUNZIONARI CHE FANNO PARTE DI SOCIETA’ CHE OPERANO CON IL DENARO PUBBLICO RIMANGONO

“Sono un funzionario della Regione siciliana e faccio da sempre quello che mi dice l’amministrazione regionale”.

Ad affermarlo al nostro giornale, Lucio Oieni, il capo di gabinetto del’assessore regionale alla famiglia, alle politiche sociali ed al Lavoro, Giuseppe Bruno, mandato lo scorso 2 settembre dal Governo regionale, con decreto di nomina – poi sospeso come abbiamo raccontato in altra parte del giornale – a dirigere il difficile dipartimento regionale al Lavoro, dopo lo strappo tra la dottoressa Anna Rosa Corsello e l’esecutivo guidato dal presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Nei giorni scorsi il dottore Oieni si sarebbe recato da un notaio ed avrebbe ceduto la quota dell’uno per cento posseduta nella società ‘Aira Srl’, come avevamo già riferito in altra parte del giornale.

“Lavoro da trent’anni alla Regione – ci dice Oieni – e penso di aver fatto il mio lavoro correttamente. Sulla vicenda del decreto di nomina, sospeso dal presidente Crocetta – aggiunge – gli uffici stanno valutando la mia posizione”.

“Mi rimetto alla valutazione del presidente Crocetta – sottolinea Oieni – ed agli uffici che accerteranno se sono compatibile con il ruolo”.

In questo marasma generale legato alla procedura di nomina a dirigente generale del dipartimento Lavoro, Oieni racconta al nostro giornale un aneddoto familiare.

“Mia figlia di dieci anni, giorni fa mi ha detto: ‘Papà quanto guadagni?’. Barando ho risposto di guadagnare 30 euro al giorno. Ed allora rompendo il salvadanaio mia figlia mi ha dato 30 euro, dicendomi: ‘Stai più con me’. Questo è quello che mi piace fare”.

“Io valgo per quello che sono – rimarca Oieni – e non ho mai operato per altri fini se non quelli di servire l’Amministrazione alla quale appartengo. Tutte le volte che posso preferisco stare con i miei figli piuttosto che pensare ad altro”.

Va aggiunto che, dai nostri ulteriori approfondimenti, risulta che la quota dell’uno per cento posseduta dal dottore Oieni nella società ‘Aira Srl’ è stata ceduta nei giorni scorsi con apposito atto notarile, facendo venire meno, quindi, l’incompatibilità.

Va chiarito anche che in ballo c’è una incompatibilità e non una inconferibililtà.

La differenza non è di poco conto ed è sostanziale.

Incompatibilità significa che qualora il dottore Oieni avesse accettato l’incarico mantenendo la quota dell’uno per cento nella citata società ‘Aira Srl’ avrebbe avuto solamente l’obbligo di astenersi tutte le volte che si fosse trovato davanti decisioni che riconducibili alla citata società.

Ben diversa è l’inconferibilità prevista dal decreto legislativo 8 aprile 2013, n.39 in tema di conflitto di interessi negli incarichi dirigenziali.

Da indiscrezioni assunte, inoltre, emergerebbe che il dottore Oieni non si trovi in nessuna delle circostanze previste nei casi di inconferibilità ed incompatibilità di incarichi dirigenziali. Come del resto lo stesso ha confermato nell’atto notorio firmato all’atto del conferimento.

L’ultima parola, a questo punto, spetta agli uffici che stanno effettuando le verifiche ed al presidente della Regione Crocetta che dovrà confermarne l’incarico.

Nota a margine

Questa, ovviamente, è la tesi del dottore Oieni.

LinkSicilia mantiene tutte le riserve sui dirigenti e funzionari della Regione siciliana che hanno fatto parte o fanno ancora parte di società che hanno operato e operano con fondi regionali.

Torniamo, inoltre, a chiedere chiarezza sui dirigenti e funzionari regionali che hanno parenti – compresi i figli – che hanno percepito fondi regionali, nazionali ed europei. Lo stesso discorso vale per i politici.

Su questi aspetti il Governo regionale dovrebbe fare chiarezza.
g.a. 

Crocetta conferma i dubbi su Oieni: “Decreto già sospeso” 

Giuseppe Messina

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