«Lotteremo per difendere il diritto all’istruzione»

Per le strade di una calda Catania ieri mattina ha nuovamente sfilato in corteo la popolazione scolastica dell’intera città. Dopo la manifestazione del 5 settembre che diede il via all’occupazione al Provveditorato, e quella del 3 ottobre a Roma in contemporanea al mondo dell’informazione, docenti, e stavolta anche gli studenti, si sono dati appuntamento in Piazza Roma e hanno sfilato per le principali strade cittadine fino a riprendere nuovamente l’occupazione dell’Ufficio Provinciale degli Studi di via Coviello. Dopo le numerose richieste, molti precari sono ancora senza posto di lavoro e molti altri, pur avendolo, decidono comunque di partecipare alla protesta. Ecco alcuni di loro che si raccontano ai microfoni di Step1.

Alberto Santanocito, insegnante di sostegno, parla della mancanza di investimenti per la scuola pubblica italiana. Tutto ciò è in contro tendenza con la linea europea, dove l’istruzione viene messa in testa ai finanziamenti e nelle prerogative principali delle direzioni statali.

Per la prima volta dal 2003, non ho avuto il posto di lavoro. Il disagio di queste persone è il disagio di chi lavora nella scuola pubblica e che crede che questo sia un servizio. Siamo qui per difendere i diritti della scuola pubblica efficiente e di qualità”. Questo dice Rosa Indelicato, un’altra docente intervenuta al corteo.

Franco Strano, docente di elettronica, manifesta a favore dei precari. “Dieci anni di precariato non si dimenticano e non trovo giusto che dall’oggi al domani si possa perdere il posto di lavoro. Il governo prima di essere eletto prometteva un milione di posti di lavoro in più ma già ne stiamo vedendo cento mila in meno”.

L’articolo uno della Costituzione dice che la nostra Repubblica è fondata sul lavoro. Noi lottiamo per il diritto a un lavoro e a una vita. Non ci fermeremo se non raggiungeremo il nostro obbiettivo: salvare la scuola pubblica”. Fabio Alonso ci ricorda la Costituzione: simbolo che tutti i precari presenti ricordano nei loro discorsi, anche nell’assemblea tenutasi alla fine del corteo.

Secondo Patrizia, docente di lettere “non bisogna difendere solo il posto di lavoro ma anche l’istruzione, che deve essere libera e gratuita. Da un mese e mezzo facciamo occupazione e dobbiamo capire che dobbiamo lottare insieme per un unico obiettivo. Anche l’Università ci sta appoggiando, infatti molti ragazzi hanno dormito e occupato con noi. Speriamo solo che i colleghi che ancora non hanno capito quanto grave sia la situazione riescano a mobilitarsi”.

Daniele Palumbo

Recent Posts

Belpasso si prepara a festeggiare Santa Lucia

Fede, devozione, tradizione, luce e speranza. Belpasso si prepara a riabbracciare la sua Santa Patrona…

4 ore ago

Aggredì dottoressa al Pronto soccorso perché non voleva aspettare il turno. Condannata una donna a Palermo

Si è concluso con una condanna a sette mesi di reclusione (pena sospesa) il processo…

8 ore ago

Il progetto del ponte sullo Stretto ha avuto parere positivo dalla commissione VIA, Salvini: «Durerà nei secoli»

Parere positivo con integrazioni, nella serata di ieri, sul progetto per la costruzione del ponte sullo…

9 ore ago

Vicenda Ciancio, i fratelli Montana rinunciano al ricorso in appello. «Disgustati da come la città ha seguito il processo»

«Abbiamo deciso di non presentare ricorso in appello contro la sentenza che ha disposto l'assoluzione…

11 ore ago

Blitz Meteora ad Adrano, risolto un caso di lupara bianca. Vittima torturata e decapitata

Sono state le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giovanni La Rosa a fornire i dettagli…

12 ore ago

A Palermo polemiche per la nomina del nuovo direttore del teatro Biondo. «Altra poltrona occupata dalla destra»

Da Caserta a Palermo per dirigere il teatro Biondo. Si tratta di Valerio Santoro, attore…

13 ore ago