È stato inaugurato stamattina il nuovo reparto di chirurgia pediatrica dell’Ospedale dei Bambini Giovanni Di Cristina. Oltre a Giovanni Migliore, direttore generale dell’Arnas Civico di cui il “Di Cristina” fa parte, al taglio del nastro hanno partecipato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il governatore Rosario Crocetta e l’assessore regionale Baldo Gucciardi. La direttrice dell’unità operativa sarà la professoressa Gloria Pelizzo, che per questo incarico ha lasciato il posto di primario della chirurgia pediatrica del San Matteo di Pavia.
L’inaugurazione è un nuovo tassello verso la totale riconversione dello storico nosocomio per realizzare, insieme al Children’s Hospital ancora in fase di costruzione, un mega presidio ospedaliero per bambini (l’Ismep, Istituto Mediterraneo di Eccellenza Pediatrica) che fornirà cure integrate e aree complementari di assistenza per un totale di 278 posti letto, di cui 240 per acuti e 38 per post-acuti e lungodegenza, oltre a 20 posti letto Suap (Speciali Unità Accoglienza Permanente). Attualmente il “Di Cristina” copre 170 posti letto. I lavori di ristrutturazione, ripresi nel 2014 dopo una lunga interruzione, rientrano nel primo stralcio del progetto per una spesa di 22 milioni di euro.
L’apertura del nuovo reparto (in realtà già operativo da qualche giorno) è stata anche l’occasione per fare il punto sulla nuova rete ospedaliera siciliana, sui concorsi per le nuove assunzioni e sulla stabilizzazione dei precari. Il ministro ha annunciato che la Regione Siciliana presenterà a breve a Roma una nuova proposta sulla rete ospedaliera, che dovrà «rispondere ai fabbisogni dell’isola, offrire servizi di qualità e di eccellenza» e non limitarsi a «coprire il territorio regionale ma anche a garantire negli hub di primo livello un’assistenza davvero di primo livello». Con Palazzo d’Orleans c’è comunque «la massima collaborazione», assicura Lorenzin.
«La fretta è cattiva consigliera», replica Gucciardi, che sottolinea però che col ministero c’è «piena unità di intenti». «Il piano è in via di definizione, praticamente fatto – dice – e fra qualche giorno tireremo le somme». L’altra urgenza si chiama concorsi e stabilizzazioni. In ballo ci sono 3-4.000 posti di lavoro. La fetta più grande, circa 1.500, riguarda le aree di urgenza ed emergenza. «Abbiamo dato le nostre indicazioni e aspettiamo una risposta» entro «qualche settimana», dice l’assessore. «Abbiamo rispettato i tempi, certamente i percorsi sono complicati ma ci siamo allineati alle leggi dello Stato». E sui precari: «Gli allarmi sono ingiustificati, stiamo attendendo le decisioni del Parlamento nazionale anche su questo tema». Insomma, la Regione Sicilia «ha fatto il suo dovere: abbiamo fornito le cifre sui fabbisogni e rimodulato per due volte la rete ospedaliera. Anche il ministro Lorenzin ha espresso un giudizio positivo sul nostro lavoro. Per i concorsi manca il sì del ministero dell’Economia».
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