L’odissea dei migranti al teatro Biondo Raccolti 7mila euro per minori stranieri

«Sembravano danzare flessuosi, li vedevano sprofondare nell’ultima, muta, preghiera». È uno dei momenti più toccanti dello spettacolo Straniero? No, fanciullo! andato in scena ieri sera al teatro Biondo di Palermo e dedicato ai minori stranieri non accompagnati. Il ricavato della serata, settemila euro, sarà devoluto alla Caritas diocesana di Palermo per creare, in accordo con la prefettura e il Comune, dei percorsi di inserimento mirati per i minori migranti. 

Sul palco del Biondo si sono alternate la voce calda di Jerusa Barros che ha cantato la Trilogia del migrante, le coreografie delle giovani della scuola di danza contemporanea Oìkoskoreìa che hanno eseguito Aylan, in ricordo del piccolo profugo siriano divenuto simbolo del sogno infranto di raggiungere l’Europa, Le sirene alate di Tommaso Domina, con la voce narrante di Venera Giuliano, e la musica di Tony Canto che ha chiuso esibendosi dal vivo con il pezzo “A mare si gioca”, interpretato allo scorso Sanremo da Nino Frassica. 

Gli artisti si sono esibiti gratuitamente per un evento organizzato dal consolato onorario di Capo Verde a Palermo con la collaborazione del Casale San Lorenzo e della Scuola di danza Oìkoskoreìa di Manuela Tarantino, e con il sostegno economico del corpo consolare e il patrocinio gratuito del Comune di Palermo e del Leo Club dei Vespri.  «Siamo qui per dare il benvenuto a ogni Ulisse approdato in questa meravigliosa Itaca – ha detto Antonietta Alongi, console onorario di Capo Verde – perché ogni essere che arriva rappresenta la sfida umana più coraggiosa al mare, alla sua forza, alle sue insidie, il viaggio di ritorno da una guerra che per alcuni ha solo il biglietto d’andata. La dignità non è negoziabile e se il senso intimo di ognuno di noi è il viaggio, perché dovremmo voler fermare il viaggio di un altro?».

Tra i presenti, il viceprefetto Antonino Oddo, il presidente del tribunale per i minorenni di Palermo, Francesco Micela, la consigliera comunale Rita Vinci, madrina della manifestazione, la scrittrice Liliana Sansone, padre Sergio Mattaliano, direttore della Caritas diocesana di Palermo, e l’assessore comunale alle Attività sociali, Agnese Ciulla, tutore di 600 minori stranieri non accompagnati: «Questa sera – ha detto – restituiamo pezzi di speranza a tanti ragazzi. L’auspicio è di poter dare loro almeno una possibilità».

Antonella Lombardi

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