Arriva, domani, in Sicilia di Mohamed Al Hemadi, sceicco del Qatar, per la ricerca di eccellenze siciliane da promuovere all’interno del grande centro commerciale che sta realizzando ad Al Markhiya: il piu’ importante complesso commerciale di lusso in tutta l’area del Golfo, 55 mila metri quadri in stile prettamente italiano. Avrà solo l’imbarazzo della scelta e potrebbe essere un bel colpo per i tanti produttori siciliani stritolati dalla crisi.
‘L’iniziativa rappresenta senza dubbio un opportunita’ di business che il Qatar sta offrendo, in questo momento, alle aziende siciliane – afferma Dario Cartabellotta, assessore delle Risorse Agricole e Alimentari – ci auguriamo che possa essere soltanto l’inizio di una fitta collaborazione con i Paesi del Medio Oriente per la promozione e la valorizzazione dei prodotti Born in Sicily”.
E noi ci auguriamo che tra burocrazia e allegati, i signori al comando non facciano scappare anche questo potenziale investitore.
Qui, finora, tutto ha funzionato all’incontrario. Politici, politicanti, politichesi, burocrati e burocratesi, si sono dati un gran da fare per tenersi investitori dannosi: dalle compagnie petrolifere, a Terna solo per fare qualche esempio. Mentre hanno fatto di tutto per fare scappare investitori interessati a valorizzare produzioni agricole o località turistiche.
Non sarebbe ora di invertirlo questo trend nefasto?
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