Lo chef di Calatabiano che prepara la norma in Cina «Spero di tornare, ma senza co.co.pro. e partite Iva»

Salsiccia, lasagne, norma, vongole, caponata di verdure con tonno, risotti ai funghi e ai frutti di mare, tagliatelle all’uovo, gnocchi e prodotti da forno come pizze, biscotti, dolci. Sono solo alcuni dei piatti che lo chef di Calatabiano Sante Torre prepara dall’altra parte del mondo «per portare alto l’orgoglio siculo e italiano». In questo momento si trova a Tongling (in Cina), ma negli ultimi tre anni il 38enne siciliano – che ha studiato all’istituto tecnico per geometri di Giarre ma ha scelto di fare il cuoco – ha girato tra Huainan, Chongqing, Wuxi, Hefei, Shaolin. «Tramite il cibo esporto la nostra Sicilia in Oriente – dice a MeridioNews – e racconto la storia, la cultura e le tradizioni delle nostre parti». Ma non solo. Torre si occupa anche della costruzione di forni artigianali – il primo è nato a Hefei, dove lo chef assicura «non ne avevano mai visto uno» – e ha avviato quattro ristoranti italiani in diverse città.

«I miei forni sono molto richiesti e ho intenzione di aprire una ditta tutta mia – dice Sante, che in Cina insegna cucina italiana e si occupa del design dei ristoranti italiani di proprietari cinesi. «Sto anche avviando un ristorante a Tongling, ho comprato tutte le attrezzature per cucina e sala, ho scelto lo stile e formato il personale. Una grossa responsabilità». Come lo è esportare le ricette italiane all’estero. «I miei piatti sono quelli della tradizione siciliana e si basano sulla semplicità». Caponata, carne, pesce e verdure in agrodolce e sapori mediterranei, pochi ingredienti di qualità che portano il palato in viaggio. Gusti differenti da quelli apprezzati dal popolo cinese, anche se il cuoco non ha avuto problemi ad adattarsi alla cucina locale, andando alla ricerca delle combinazioni più particolari. «Conoscere il cibo di un Paese è un modo per conoscere la cultura e le abitudini di un popolo, per questo assaggio tutte le specialità possibili». Tra le più bizzarre il tofu invecchiato, l’uovo centenario, l’uovo con l’embrione.

«La cucina italiana qui non esprime tutto il potenziale che la tradizione gastronomica del nostro Paese e la ricchezza del patrimonio agroalimentare potrebbero garantire. È difficile educare il pubblico, i nostri clienti non hanno viaggiato molto e non conoscono la cultura e la cucina italiana». Se, per esempio, si trovano nel piatto una bistecca di manzo alla griglia condita con olio, sale e pepe preferiscono ricoprirla con salse speziate. «Molti cinesi si ricorderanno di me solo per aver assaggiato la panna per la prima volta nella loro vita», scherza Torre mentre ripercorre le tappe del suo percorso professionale. «Ho iniziato a 15 anni da autodidatta, lavorando nel periodo estivo come pizzaiolo o cuoco. Poi sono stato a Taormina, ma la crisi mi ha costretto a emigrare in un Paese lontano e molto diverso da quello a cui ero abituato».

In cui è arrivato pensando a una breve esperienza e su cui invece ha deciso di puntare per realizzare i suoi obiettivi. Diventare famoso, come ha promesso alla mamma prima di fare le valigie, creare uno show-room di forni pizza ed essere un punto di riferimento per i cinesi che vogliono avviare ristoranti italiani. «Gradualmente mi sono lasciato rapire dall’energia e dal senso di fiducia che si avverte di fronte all’entusiasmo della gente in un Paese che guarda al futuro mantenendo il rispetto per le proprie tradizioni», svela il cuoco, che ammette di soffrire per la lontananza dalla famiglia, dal cane e dalla terra d’origine, anche se con Skype è più facile mantenersi in contatto.

Il prossimo passo? Conquistare Shanghai, città dinamica e in costante evoluzione dove si possono cogliere nuove opportunità. Anche se Torre non esclude di rientrare in Italia. «Spero di poter tornare e trovare una nazione dove l’impegno nel lavoro e nello studio siano premiati, dove i contratti a progetto e le false partite Iva siano un lontano ricordo e dove meritocrazia e stipendi siano proporzionali alla preparazione. So che la strada è ancora in salita, ma voglio arrivare in alto».

Giorgia Lodato

Recent Posts

Catania, trovato deposito di auto rubate in un garage a Librino

Gli agenti del commissariato di polizia di Librino hanno passato al setaccio i garage di…

10 ore ago

Escursionista si ferisce sull’Etna, soccorsa dai vigili del fuoco

I vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo del comando provinciale di Catania sono intervenuti…

11 ore ago

Sciacca, minorenne aggredito e ferito a colpi di casco

Agguato a colpi di casco contro un minorenne a Sciacca: l'aggressione è avvenuta nella zona…

15 ore ago

Palermo, furto con spaccata in un bar in via delle Magnolie

Furto con spaccata nel bar delle Magnolie a Palermo. Il colpo nell'omonima via è stato messo…

16 ore ago

San Berillo, bloccato un pusher di 22 anni. Spacciava seduto su una sedia a bordo strada

La polizia di Catania ha beccato un pusher di 22 anni con addosso crack e…

16 ore ago

Aci Bonaccorsi, scoperta un’autofficina abusiva. In un terreno vicino smaltiti rifiuti speciali

Denunciato il titolare di denunciato il titolare di un’autofficina ad Aci Bonaccorsi, in provincia di…

16 ore ago