Lite per fare benzina, pregiudicato spara tre colpi Uomo pretendeva di inserire per primo banconote

Una banale lite finita a colpi di pistola con due persone, padre e figlio, finiti in manette. I fatti risalgono a ieri pomeriggio, quando Filippo Barbagallo avrebbe cominciato a litigare con un 34enne. I due, come fanno sapere i carabinieri, si sono affrontati a muso duro nello spiazzale del rifornimento Agip, lungo la stradale Gelso Bianco. Motivo del contendere chi per primo avrebbe dovuto inserire i soldi nella colonnina sel-service. A questo punto Barbagallo, già noto alle forze dell’ordine, ha estratto una pistola.

Tre colpi in rapida successione ma tutti andati fortunatamente a vuoto. Scampato il pericolo, e con Barbagallo scappato a bordo della sua auto, il 34enne ha chiamato il 112. Sul posto i carabinieri della stazione Librino. I militari, dopo avere recuperato i bossoli, hanno visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza, riuscendo a individuare Barbagallo.

L’uomo è stato arrestato all’interno dell’abitazione del figlio Francesco. Quest’ultimo già ai domiciliari per reati in materia di armi. I carabinieri all’interno dell’immobile hanno recuperato una pistola Beretta calibro 22 con matricola abrasa. La stessa che Barbagallo avrebbe utilizzato all’interno del distributore. Dentro la casa però c’erano altre armi. Nello specifico un fucile Herstal calibro 12, poi risultato rubato in provincia di Caserta, un revolver con matricola abrasa e decine di cartucce. Armi e munizioni sono state messe sotto sequestro mentre padre e figlio, con il primo accusato di tentato omicidio, sono finiti dietro le sbarre di una cella della casa circondariale di piazza Lanza. Adesso spetterà ai militari del Reparto investigativo scientifico di Messina stabilire se le armi sono state utilizzate per eventi criminosi del passato.