Lite finisce nel sangue ad Acitrezza Un testimone: «Così ho soccorso Carlo»

Lite finita nel sangue nella centralissima piazza Giovanni Verga, ad Acitrezza. Ieri sera, intorno alle 21.30 un ventisettenne, Giuseppe A. ha aggredito un uomo di trentacinque anni, Carlo Vitale, proprietario di un B&b del paese. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine,  secondo le prime ipotesi dei Carabinieri avrebbe agito per futili motivi. «Stiamo indagando per capire se possa esserci qualche altra spiegazione» spiega il luogotenente Gianfranco Cava dei Carabinieri di Aci Castello. Intanto in paese le voci si susseguono e chi ha assistito al fatto non ha dubbi: i due avevano bevuto.

«La gente, qui in paese, non fa che parlare di ieri sera. Erano un po’ ubriachi, si sono presi a parole e poi sono passati ai fatti», racconta Nicola Aleo, proprietario della pizzeria Luna Rossa e soccorritore di Vitale, inerme al centro della piazza. «Avevo capito che stava succedendo qualcosa fuori dal locale ma stavo lavorando», continua il ristoratore. «Quando ho sentito gridare da qualcuno fuori: “u’ mazzau“- racconta, ancora scosso – Sono uscito e ho visto Carlo per terra che perdeva molto sangue. La gente intorno, tramortita, che non faceva nulla. Forse per paura di compromettersi, forse perché impressionata dal sangue. Qualcuno tra i passanti ha avuto persino un malore», continua il signor Aleo. «Sono stato l’unico a dargli soccorso tamponando la ferita al collo. Ho fatto quello che potevo e solo dopo, mentre lo tenevo con me su una panchina tamponandogli la ferita, mi sono reso conto di chi fosse».

«Lo conosco di vista ma mi è sempre sembrato un bravo ragazzo. Forse quella sera aveva alzato un po’ di più il gomito – continua il ristoratore – Dalle voci in paese sembra che fosse stato proprio lui, ubriaco, a provocare il giovane. Ma questo non giustifica il gesto. Con un po’ di buon senso, bastava evitare la lite». Anche Giuseppe A., secondo il racconto del signor Aleo, è conosciuto in paese: «E’ un ragazzo che lavora qui con il pescato e, la sera, vende il ricavato della giornata sulla piazza centrale. Tutti sanno chi è. E in passato ha sofferto di depressione».

Adesso l’accusa per lui è di tentato omicidio. Il ragazzo, dopo aver tentato la fuga, è stato fermato poco dopo nei pressi della piazza, arrestato e portato nel carcere di piazza Lanza. Carlo Vitale, invece, ferito con quattro fendenti al torace e uno alla gola, è stato sottoposto ad un urgente intervento chirurgico intorno all’una all’ospedale Cannizzaro di Catania. Al momento si trova in rianimazione. Le ferite sono gravi, ma non è in pericolo di vita, seppure la prognosi rimanga per ora riservata.

Federica Motta

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