“SAREMO IL PRIMO PARTITO, IN SICILIA E IN ITALIA. PROVERANNO AD IMPEDIRLO? NESSUNO PUO’ FERMARE IL VENTO, IL POPOLO SI STA SVEGLIANDO”
“Con il Movimento 5 Stelle a Bruxelles daremo voce alla più grande lobby d’Europa che finora non si è filato nessuno: quella dei cittadini”. C’è grande entusiasmo nelle parole di Ignazio Corrao, candidato del M5S alle elezioni europee dell’ormai prossimo 25 Maggio nel collegio Sicilia-Sardegna. Classe 1984, cresciuto tra Alcamo e Palermo, è laureato in giurisprudenza e ha alle sue spalle esperienze di lavoro nel Regno Unito e in Spagna. Si definisce un’idealista, ma i suoi ‘nemici’ sono nel mondo reale: “Ci lanciamo in questa battaglia contro il MES e Fiscal Compact… contro il cappio al collo che i banchieri ci hanno messo tra euro, pareggio di bilancio e rapporto deficit/PIL a piacimento..”.
Qual è la tua idea di Europa?
“La mia idea di Europa é quella del manifesto di Ventotene, una Europa dei popoli, una comunità tra Stati, sulla falsa riga degli Stati Uniti d’America, in cui si è uniti nelle differenze e ci si aiuta a vicenda, spalmandosi i debiti tra stati e procedendo ad una politica economica, sociale e monetaria comune”.
Viviamo, però, in un Paese, che al di là di qualche parola, non contesta il modello attuale di Europa.
“Questo perché il Governo italiano non rappresenta il popolo italiano, è un governo fantoccio che fa interessi di poteri transnazionali. Agli amministratori italiani, noti per la tendenza alla corruzione e agli affari propri, poco interessa delle sorti di questo paese e la sua gente… e con il sistema mediatico ed il meccanismo del ricatto occupazionale hanno creato un voto militarizzato che gli ha consentito di restare al potere, ma ancora per poco…”.
Cosa potrebbe cambiare con il M5s a Bruxelles?
“Intanto, finalmente, verrà rappresentata la più grande lobby d’Europa che finora non si è filato nessuno; la lobby dei cittadini. Poi si comincerà a conoscere per bene cosa succede in quei tavoli, cosa finora ignota… e si lotterá con forza per la tutela degli ultimi…”.
In particolare, cosa faresti per la Sicilia da europarlamentare?
“Qui non si tratta di fare promesse particolareggiate, la Sicilia è un’isola bellissima e strategica dal punto di vista politico e sicuramente pretenderemo che ci venga riconosciuto ciò che è giusto, a partire dalla tutela delle nostre specialità e del nostro mercato, opponendoci con determinazione alla direttiva Bolkestein, al trattato UE-Marocco, alle assurde regole sulla pesca e agricoltura, che massacrano la dignità dei nostri lavoratori. Un fatto è chiaro, se alla Sicilia non è stata riconosciuta una fiscalità di vantaggio, la colpa è di chi abbiamo mandato a rappresentarci”.
E di chi è la colpa dell’emergenza immigrati che ricade sulla Sicilia?
“Tutto l’approccio alla questione è sbagliato. Non va bene che ci si lasci soli, né vanno bene i contentini in termini economici , che peraltro finiscono nella maggior parte dei casi nelle mani dei soliti corrotti e corruttori. E’ una questione che riguarda tutta l’Europa, se fossimo una comunità verrebbe affrontata in maniera congiunta, distinguendo corridoi umanitari per i rifugiati politici e affrontando il terribile mercato di uomini a cui assistiamo…”.
A microfoni spenti, molti politici ammettono che c’è la possibilità che queste elezioni vi vedano trionfare come primo partito. La domanda è la seguente: non pensa che l’establishment userà ogni mezzo per evitare che questo accada?
” Saremo il primo movimento in Sicilia ed anche in Italia. Indubbiamente faranno di tutto per evitare che accada, ma quando il vento soffia forte non si può fermare, ed il popolo si sta svegliando. Questa è un’elezione che ha un valore politico notevole, gli italiani devono dimostrare da che parte stanno, se vogliono essere presi ancora in giro o vogliono cambiare…”.
Quanti seggi contate di conquistare in Sicilia?
“Io con cauto ottimismo penso 2 e spero 3, sono piuttosto convinto che potremmo superare la soglia del 30 %”.
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