Lingue, Ragusa discute la proposta di Unict Recca: «Nessun dramma se salta un anno»

Ultimi giorni di incertezza per gli aspiranti studenti della sede di Lingue di Ragusa. In queste ore, infatti, il Consorzio ragusano sta discutendo la proposta che l’Ateneo di Catania ha deliberato e che riguarda la rimodulazione dei pagamenti pendenti. Proprio a causa degli endemici ritardi e delle difficoltà che l’ente ragusano ha puntualmente riscontrato nell’onorare la convenzione firmata nel 2010, l’Università di Catania non ha inserito nel Manifesto degli studi dell’anno accademico 2012/13 il primo anno del corso di Mediazione linguistica.

Il rettore Antonino Recca, durante un’intervista rilasciata a Radio Zammù venerdì scorso, ha affrontato il tema, chiedendo massima chiarezza e onestà alla controparte ragusana: «Dobbiamo ripartire bene. Sapere chi fa cosa, chi versa cosa. Non possiamo avere ogni anno controversie che non lasciano gli studenti sereni». E nel caso in cui la controproposta non fosse soddisfacente, si potrà anche saltare un giromantenere l’attuale Manifesto senza il primo anno del corso di Mediazione. «Non è un problema dell’Ateneo di Catania riattivare subito il primo anno. Se si partisse l’anno prossimo, non sarebbe un dramma – ha affermato il Magnifico – Il dramma sarebbe invece arrivare ad altre firme di transazioni che non vengono rispettate da una delle due parti, com’è avvenuto finora».

Gli avvertimenti erano iniziati già a gennaio, quando il rettore aveva preannunciato la cancellazione del primo anno di Mediazione.  A occuparsi dei pagamenti della struttura didattica speciale sarà lo stesso Ateneo, ma solo a partire dal 2014. Per recuperare questa pesante voce  – gli arretrati ammontano a circa tre milioni di euro – in un bilancio già limato dagli interventi del governo nazionale, il Consiglio d’amministrazione e il Senato accademico hanno approvato una proposta che ridefinisce i termini degli accordi.

«Ci siamo resi conto, e abbiamo deliberato in tal senso negli scorsi mesi, che gli enti locali non potranno più sopportare il peso dei costi di questi corsi, sia a Ragusa che a Siracusa», ha dichiarato il prof. Recca. Si tratterà di una transazione che ripartirà «il carico di bilancio in un numero di anni che permetta – attraverso una sorta di mutuo che la sede di Ragusa accenderà con l’Ateneo – il pagamento di rate in dieci anni, piuttosto che il pagamento immediato», ha spiegato il Magnifico. L’ammontare della cifra, stando ai calcoli degli esperti di palazzo Centrale, è di circa un milione e duecentomila euro all’anno. Fondi che, finora, «la sede è riuscita a pagare».

Oltre all’aspetto economico, l’accordo prevede anche l’impossibilità di stipulare nuove convenzioni per l’attivazioni di corsi con altre università. E’ quindi definitivo l’addio al sogno di un quarto polo universitario tanto agognato dalla classe politica iblea.

«Appena firmiamo la transazione, chiederemo al Ministero di riattivare anche il primo anno del corso di Mediazione», ha rassicurato il Rettore. Adesso la palla passa al Cda del Consorzio, che «sta preparando una controproposta», spiega il rappresentante degli studenti Paolo Pavia. «Quella arrivata da Catania non è praticabile per alcuni versi – continua – Ma si tratta di aspetti marginali, non sostanziali».

 

[Foto jazzlnero]

Carmen Valisano

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