Trentaquattro positivi comunicati dall’Azienda sanitaria provinciale di Catania e sedici infetti emersi grazie ai tamponi effettuati nei laboratori privati. In totale sono 50 le persone positive al Covid-19 nel territorio del Comune di Linguaglossa. La situazione, almeno per il momento, è sotto controllo come sottolinea il sindaco Salvatore Puglisi nel bollettino pubblicato sulla sua pagina Facebook. Intanto in via precauzionale due classi delle scuole medie sono state chiuse con gli alunni messi in isolamento fiduciario e con l’obbligo di proseguire le lezioni tramite didattica a distanza. Il motivo è la positività al Covid di una insegnante di sostegno.
La comunicazione è arrivata ieri dopo un confronto con l’Asp e una nota inviata il 21 ottobre. Nello specifico, come sottolinea il sito istituzionale dell’istituto comprensivo Santo Calì si tratta delle classi «2A e 3C del plesso Luigi Pirandello». Inoltre in una circolare firmata dalla dirigente Venera Marano precisa come sia vietato «l’ingresso dei genitori ai vari plessi dell’istituto». Per quanto riguarda la sede centrale sarà possibile soltanto «a esigenza accertata o per appuntamento».
Ma a tenere banco nella cittadina è il nodo delle prime comunioni. Il rito è previsto nel fine settimana che è alle porte, a quanto pare attraverso una turnazione tra la sera di sabato e la mattina di domenica. «In questa fase dobbiamo evitare il più possibile momenti di aggregazione conviviale – spiega Puglisi – perché in molti casi potrebbero esserci motivi di contagio. Come ho ripetuto diverse volte dobbiamo essere attenti e preoccupati ma non ansiosi». Proprio per questo motivo Puglisi ha inoltrato una nota alle parrocchie locali in cui sconsiglia di celebrare il rito. L’obiettivo di tutti i primi cittadini è quello di evitare che il proprio Comune per un aumento dei contagi venga dichiarato zona rossa. Da ieri sere in Sicilia le aree in cui è impossibile entrare per i non residenti sono salite a cinque. A Mezzojuso, in provincia di Palermo, Galati Mamertino in provincia di Messina, Sambuca di Sicilia in provincia di Agrigento e Randazzo nell’area di Catania, si è aggiunto il Comune di Torretta, a due passi dal capoluogo. A deciderlo è stato il presidente della Regione Nello Musumeci con una specifica ordinanza dopo che il numero dei contagiati ha toccato quota 70 a fronte di una popolazione di poco superiore a 4000 persone.
E proprio sul fronte delle prima comunioni alcuni sindaci hanno deciso di imporre una stretta preventiva. Come avvenuto a Galeata, in provincia di Forlì-Cesena, dove la sindaca Elisa Deo ha stabilito, in accordo con il parroco, che potranno ricevere il sacramento soltanto i bambini che si sottoporranno a tampone. «È un momento delicato – continua il sindaco di Linguaglossa – e solo con prudenza e attenzione massima possiamo superarlo bene tutti insieme. Abbraccio i miei due concittadini ospedalizzati e le loro famiglie e ai concittadini positivi in isolamento domiciliare dico di essere forti e pazienti, il loro impeccabile comportamento è di grande aiuto per tutta la comunità di Linguaglossa». Intanto nelle prossime due settimane verranno effettuate le sanificazioni degli uffici pubblici e delle piazze.
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