È ricoverata in Rianimazione, in prognosi riservata, la ragazza di 20 anni di nazionalità rumena rimasta gravemente ustionata nell’incendio che si è sviluppato ieri all’interno di una villetta, lungo la statale 192 Catania-Enna, nei pressi della base Nato NAS1 di Sigonella, in territorio di Motta Santa Anastasia. La giovane ha riportato ustioni su oltre il 90 per cento del corpo. L’incendio si è registrato intorno alle 13.00. E con le operazioni di spegnimento che sono state ultimate nella nottata di oggi poco prima delle 02.30.
A operare sul posto è stata inizialmente la squadra dei pompieri di Paternò, insieme a una proveniente dalla centrale operativa di via Cesare Beccaria, un’autoscala e un’autobotte di rincalzo, nonché un automezzo logistico per il supporto agli autorespiratori. Successivamente sono rimaste le squadre dei pompieri dei distaccamenti paternesi e di Catania Sud. Il rogo ha praticamente reso inagibile l’edificio: le fiamme hanno distrutto il piano rialzato e la mansarda, con i pompieri che hanno lavorato tra mille difficoltà considerato che sul tetto si trovavano diversi pannelli fotovoltaici.
L’incendio, da quanto si apprende, sarebbe scoppiato a seguito di un corto circuito delle lampadine dell’albero di Natale. A indagare sul fatto i carabinieri della compagnia di Paternò e quelli del comando stazione mottese. Da una prima ricostruzione il rogo è stato classificato come domestico, sembra che gli occupanti fossero impegnati in un barbecue nello spazio a verde della casa, solo una volta entrati dentro l’immobile i residenti avrebbero avuto contezza del rogo che ormai si era esteso al resto della stanza dove si trovava materiale facilmente infiammabile.
La 20enne, da quanto ricostruito dai carabinieri, temendo che la madre fosse rimasta nella zona della villetta invasa dalle fiamme – in realtà la donna si trovava fuori dall’edificio – sarebbe ritornata indietro nel tentativo di salvarla. A questo punto sarebbe rimasta avvolta dalle fiamme. Decisivo per salvarla l’intervento dei pompieri che l’hanno poi consegnata alle cure dei personale medico del 118 che l’ha trasferita con l’elisoccorso all’ospedale Cannizzaro. Gli altri due soggetti, padre e figlio entrambi rimasti ustionati alle mani, sono stati soccorsi dai vigili del fuoco con l’autoscala ma per i feriti non è stato necessario il ricovero.
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