L’idolo delle ragazzine si svela: Riccardo Scamarcio messo a nudo!

Dopo il putiferio suscitato tra gli studenti, tra la calca in aula Magna di piazza Università con imprevisto spostamento in Auditorium ai Benedettini ed esodo attraverso la scalinata Alessi.. il cast stellare di “Manuale d’Amore 2 – capitoli successivi” si è trasferito negli studi delle Ciminiere per proseguire il giro promozionale del film, appena inaugurato a Catania.

Gli attori sono divertenti ma un po’ “contenuti”; la grande rivelazione è, orgogliosamente parlando, il nostro corregionale Dario Bandiera. Saranno stanchi prima ancora di iniziare? Li attende infatti un tour de force per diverse città italiane, come una “novena” in attesa del grande evento, ossia l’uscita della pellicola nelle sale giorno 19 gennaio.

A trasmissione finita, mi intrufolo nei camerini a caccia di un’intervista al grande Verdone o al regista Veronesi, ed invece riesco a rimediare un colloquio veloce, della durata di una sigaretta, con il più piccolo della combriccola.

Riccardo Scamarcio, nel capitolo dal titolo “Eros” è Nicola, un ragazzo paraplegico sopraffatto da amor fou per la sua fisioterapista (Monica Bellucci). 

Riccardo, così giovane e già un idolo per migliaia di teenagers. Ma la tanto citata e clamorosa scena hard  con la Bellucci ti consacrerà anche ad icona sessuale per donne più mature. Che effetto ti fa?
Ho spesso lavorato con belle donne tra le braccia, ma al di là della loro indiscussa avvenenza, mi sono ritenuto fortunato in quanto sono delle persone interessanti. 

L’avevi mai sognata Monica “eroticamente” quando ancora non avevi deciso di intraprendere questo cammino artistico? Che impressione ti ha fatto girarci una scena tanto “scottante”?
Sì, assolutamente, ero curioso di conoscere questa donna. Cioè… voglio dire…Monica è l’icona della bellezza.. sì, lo è, però a me personalmente…boh sarei capace di innamorarmi anche di una donna brutta…

Deluso?
No, assolutamente, no no… e poi ha una figlia, è felicemente sposata.

Di questa scena se ne è parlato da subito e parecchio. È veramente così forte?
Mah.. è una scena erotica, anche quasi didascalica. Deve essere la rappresentazione di un donna, icona della bellezza, che ha un amplesso con un giovane fanciullo su una sedia a rotelle… ma in modo insolito.

I più scettici affermano che si è trattato di una trovata pubblicitaria in realtà? Dì la verità… 
Questo per via anche del desiderio di alcuni giornalisti di mettere il fuoco su certe cose piuttosto che altre, di dare importanza su aspetti più effimeri, superficiali… Da qui si potrebbe aprire una polemica che però vi risparmio. Questa è una commedia e qui ci sta bene, ci sta tutto, però altre volte io ci faccio le spese, perché dico delle cose ma poi si estrapolano solo alcune frasi di un discorso, che non rendono la mia idea originaria.

Non temere! Non è il nostro caso (mano con registratore protesa). Abbonato sempre alla parte del cattivo e tenebroso, ti ricordiamo spietato in “Romanzo criminale” e cavaliere metropolitano pop in “3 metri sopra il cielo”, ma non solo… hai fatto anche tv, come la fiction “La Freccia Nera”, adesso la commedia. Cosa vuole davvero fare Scamarcio?
Scamarcio vuole fare bei film, ma fa anche quello che gli offrono, però mi rendo conto di essere un attore “privilegiato” perché ho una piccola possibilità di scelta.

Sei felice di come è andata l’esperienza televisiva?
Mah,  io non disdegno nulla di quello che ho fatto. È  pur sempre un prodotto televisivo con i limiti che questo ha, ma devo dire “garbato”. Mi stupirei e parlerei invece di tantissime altre cose che si vedono in giro… davvero pietose. 

Qual è stato il punto di svolta nella tua carriera?
Da un punto di vista mediatico sicuramente “3 metri sopra il cielo”, ma professionalmente credo che tutti i lavori che ho fatto abbiano contribuito alla mia consapevolezza di artista.

Hai mai pensato alla regia?
Non so se mai lo farò, ma se dovessi intraprendere questo cammino, mi deve nascere dal profondo, dovrei trovare un’esigenza, un bisogno di voler raccontare qualcosa a qualcuno.

Dove ti vedremo prossimamente?
Il 9 marzo uscirà il seguito di 3msc, “Ho voglia di te” e poi “Mo fratello è figlio unico” di Daniele Lucchetti. Nel frattempo Sergio Rubini sta scrivendo una bella sceneggiatura, un thriller in cui interpreterò un giovane scultore che si contende una donna con un critico d’arte. 

Lasciamo che Riccardo raggiunga gli altri a rimpinzarsi di leccornie prima di rimettersi in viaggio alla volta del capoluogo siciliano. E, associandola alle sensazioni dell’intera giornata, ripensiamo a questa breve chiacchierata. Le sue prime battute soprattutto, così incoerenti e colme di intercalari, lasciano trapelare un giovane che gioca a fare il duro. Bello, diplomatico, tenebroso.

Benedetta Motta

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