Confisca per circa 20 milioni di euro. È il valore dei beni oggetto della sentenza di Cassazione riguardante diverse aziende di Agrigento riconducibili ad Angelo Stracuzzi, 49enne imprenditore edile non nuovo a procedimenti giudiziari.
Le indagini patrimoniali sul suo nucleo familiare di Stracuzzi, infatti, erano state già avviate nel 2007, sotto il coordinamento della Dda di Palermo, e avevano portato a due decreti di sequestro nel 2009. A effettuare l’operazione di oggi è stato il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza. I sigilli sono stati apposti a cinque aziende attive nella produzione di calcestruzzo, alcune quote di partecipazione in una società di ristorazione e in un’impresa edile, due appartamenti e sei fabbricati rurali tutte con sede a Licata.
Confiscati, inoltre, anche due autoveicoli di grossa cilindrata e terreni per un’estensione pari a circa 54 ettari nella zona industriale della cittadina agrigentina. Secondo i magistrati, le aziende avrebbero ottenuto appalti o subappalti grazie alla «capacità criminale diffusa nel territorio di Licata della famiglia Stracuzzi».
I residenti di via Tito Manlio Manzella, zona Leucatia-Canalicchio, lamentano lo stato di degrado e…
Una 51enne residente a Carini, in provincia di Palermo, è stata denunciata dai carabinieri per lesioni…
Non è prevista la chiusura del Pronto soccorso dell'ospedale Cervello di Palermo, né il suo accorpamento…
Nuove condutture idriche che dovrebbero azzerare la dispersione dell'acqua. Venticinque chilometri di condutture idriche sono…
Sono iniziati nel primo pomeriggio i rilievi del Ris a casa del 40enne trovato morto…
Ha fatto un volo di dieci metri cadendo con la Vespa a causa di una…