Un arsenale di armi da guerra, efficienti e pronte per essere utilizzate, è stato trovato nel sottoscala di una palazzina di viale Moncada, nel quartiere Librino a Catania. Lo stesso spazio era usato anche come deposito di sostanze stupefacenti già suddivise in dosi pronte per essere vendute al dettaglio sul mercato illegale. A fare la scoperta sono stati i carabinieri della squadra Lupi del nucleo investigativo di Catania.
A fare scattare un campanello d’allarme nei militari è stata un’anomalia della pavimentazione notata durante le fasi dell’ispezione. Nel punto del seminterrato dove si collega la rete fognaria c’era un dislivello rispetto all’area circostante, coperto con materiale di risulta e vari attrezzi, nonostante non ci fossero lavori in corso. Un escamotage per nascondere qualcosa. Pertanto i militari, armati di pala e piccone, hanno iniziato a rompere la pavimentazione e a scavare. Così, a circa un metro di profondità nel massetto, hanno trovato una botola interrata con all’interno una cassaforte.
Nella cassaforte c’erano due kalaschnikov AK-47 muniti di due caricatori, ognuno contenente 27 cartucce calibro 7.62 – tutto ben avvolto nel cellophane – perfettamente funzionanti e in buono stato di conservazione; 100 grammi di marijuana già suddivisa in 52 dosi; un involucro di carta argentata con 15 grammi di crack e una bustina in polietilene contenente tre grammi di cocaina; due bilancini di precisione. Tutto il materiale trovato è stato sequestrato. Sono in corso le indagini e gli accertamenti tecnico-scientifici per stabilire la provenienza delle armi, chi ne avesse la disponibilità e se siano mai state utilizzate per compiere delitti.
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