«Hanno materialmente demolito tutta la parete di un palazzo danneggiando l’intera struttura». È andato male il colpo organizzato ai danni di un ufficio postale di viale Nitta, a Librino, con il tentato furto nel cuore della notte di un bancomat grazie all’aiuto di un escavatore che ha di fatto sventrato l’edificio creando una voragine nel muro di almeno quattro metri per tre, secondo quanto spiegato dai carabinieri.
I militari, allertati da alcune segnalazioni al 112 fatte dai cittadini del quartiere, sono arrivati sul posto quando ancora il bancomat-cassaforte si trovava all’interno della pala dell’escavatore, riuscendo ad arrestare il manovratore del mezzo, Filippo Campisi, 55 anni, che si trovava ancora nella cabina.
Sono in corso le indagini per identificare gli altri autori del tentato furto, tra cui due uomini di vedetta che sono fuggiti a piedi all’arrivo delle tre pattuglie del nucleo radiomobile. Nel bancomat c’erano circa 20mila euro. L’escavatore utilizzato per il colpo era stato rubato nel rione di San Cristoforo. Sequestrato anche un camion, utilizzato dai ladri per il trasporto del mezzo e un’automobile, che sarebbe dovuta servire per la fuga.
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