Librino, inaugurato nuovo plesso scolastico Con la promessa di aprirlo al territorio

Mentre a Cibali c’è il rischio che una scuola, diventata negli anni presidio di legalità, venga aggregata perdendo il contatto con il territorio, in viale Moncada 15 a Librino è stato inaugurato sabato mattina un nuovo plesso dell’istituto scolastico comprensivo Fontanarossa. A tagliare il simbolico nastro all’ingresso della struttura, che si aggiunge agli altri otto plessi dislocati tra il Villaggio Santa Maria Goretti e Librino, il sindaco Raffaele Stancanelli, l’assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Marletta e il dirigente scolastico Concetta Tummìnia con due piccoli alunni dell’istituto.

La nuova struttura ha 24 aule, uffici, servizi in camera per la materna, ascensore e climatizzatori. Annette, inoltre, una masseria dotata di aule-laboratorio, palestre e un auditorium. «La nostra scuola – ha sottolineato la dirigente Tummìnia, come si legge nella nota diffusa dal Comune – vuole essere un punto di riferimento culturale per tutto il territorio. Oltre infatti alla struttura scolastica, l’istituto presenta una masseria che offre laboratori, un auditorium che ci auguriamo possa diventare centro teatrale permanente, e spazi che apriremo alle famiglie di Librino e di tutta la città».

Librino e i bambini del quartiere non sono, quindi, vittima del piano di ridimensionamento delle scuole voluto dal ministero e approntato dai comuni, secondo cui sopravviveranno solo gli istituti scolastici con più di 600 alunni. Mentre rischia di farne le spese l’istituto scolastico Corridoni-Meucci, che accoglie bambini stranieri e con disagi socioeconomici nel difficile quartiere di Cibali, che con Librino condivide problematiche come l’alto tasso di criminalità, anche minorile, e l’abbandono scolastico. Lì preside, insegnanti, parroco e diverse associazioni sono in attesa del verdetto della Regione, dopo il rifiuto di Stancanelli di accettare la loro controproposta.

Eppure il sindaco sa bene quanto sia importante il ruolo della scuola nei quartieri disagiati della città. «Si tratta di un atto doveroso verso il quartiere – ha detto riguardo al nuovo plesso inaugurato ieri – che dimostra come il percorso di ricostruzione della nostra città si fa giorno per giorno con cose normali che, soprattutto in un momento di crisi generale come quello che stiamo vivendo, assumono un significato ancora più profondo».

 

Agata Pasqualino

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