Avevano notato dei movimenti sospetti ed erano entrati a controllare cosa stesse avvenendo nel palazzo di cemento di Librino. Ma le attività erano quelle degli operai della ditta che ha da pochi giorni firmato il contratto per la riqualificazione dell’immobile, simbolo del degrado nel quartiere satellite di Catania. Ma mentre i poliziotti uscivano dall’edificio si sono accorti che lì nascosto c’era qualcuno che trafficava marijuana. E che si è dato alla fuga sfruttando i precari collegamenti all’interno della struttura.
Per evitare occupazioni abusive, le scale dell’immobile erano state demolite ai tempi dello sgombero. Ed erano state sostituite con passerelle in legno e ponteggi provvisori, per scoraggiare l’arrivo di nuovi inquilini abusivi. E proprio la difficoltà negli spostamenti avrebbe impedito alle forze dell’ordine di arrestare il presunto spacciatore. Che però avrebbe lasciato dietro di sé due sacchetti di sostanza stupefacente: dentro c’erano un chilo d’erba che, sul mercato, avrebbe fruttato oltre diecimila euro.
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