Alcuni volti ancora neanche si conoscono. Altri sono contesi da tutte le televisioni. Ma la giunta regionale guidata dal governatore Rosario Crocetta è accolta al Palanitta di Librino come un dream team. Sarà che, come sottolinea lassessore e scienziato Antonino Zichichi, «è la prima volta che un politico porta un organo di governo nel luogo in cui ci sono i problemi». Nel più degradato quartiere di Catania Crocetta aveva iniziato la sua campagna elettorale. E qui è tornato per la seconda tappa, dopo Brancaccio, delle sedute itineranti della sua giunta.
«Glielo dovevo a questa gente esordisce il presidente avevo preso un impegno: trovare le risorse per far partire la zona franca urbana. Adesso questo progetto di sviluppo importante non è più un desiderio, ma a partire dal 2013 sarà realtà». Librino è stata inserita nellelenco delle 17 zone franche urbane siciliane, una speciale condizione per quartieri o città dove è più forte il degrado sociale ed economico, che prevede agevolazioni fiscali ed esonero contributivo per le aziende che decidono di investire su questi territori. «Librino la aspettava dal 2007 e adesso è realtà ha rivendicato Crocetta significa che chi verrà qui per aprire unattività commerciale, una bottega artigianale o unofficina non pagherà le tasse per cinque anni. Questo crea un meccanismo di crescita immediata».
Il governatore è arrivato a braccetto con lartista e mecenate Antonio Presti, le cui iniziative Crocetta ha lodato pubblicamente. «Dobbiamo essere orgogliosi di essere di Librino», ha urlato quindi ai tanti ragazzi delle scuole che hanno riempito il Palanitta. La formazione e la scuola sono stati due dei temi principali dellincontro di oggi. A Librino vive quasi il 18 per cento dei giovani di Catania. «Eppure denuncia Loredana Gioia, presidente della nonan municipalità non esistono istituti distruzione superiore, né facoltà universitarie, né scuole di formazione professionale». Concetto ribadito dal sindaco Raffaele Stancanelli che ha sottolineato come «sia diventato impossibile erogare servizi con tagli del 41 per cento delle risorse dalla Regione». Crocetta ha annunciato che è in discussione la realizzazione di un liceo polifunzionale a Librino.
Quindi, dopo aver ascoltato insegnanti, commercianti e bambini, ha invitato tutti ad abbandonare la logica clientelare che ha spesso segnato il quartiere. «Quando sono venuto qui in campagna elettorale racconta il presidente una signora si è avvicinata chiedendomi dove poteva ricevere il pacco della spesa. Questa è una manifestazione politica, gli dissi. Appunto, mi rispose. A Librino si viene solo per le elezioni, ma adesso non è più così. Dovete essere cittadini, non solo elettori». La giunta ha preso posto, insieme agli amministratori locali, attorno al lungo tavolo posto al centro del Palanitta. Una seduta mediatica, a margine della quale diversi assessori si sono fermati a parlare dei problemi di loro competenza.
Innanzitutto il Muos, il sistema americano di antenne per la comunicazione militare in costruzione a Niscemi. Crocetta in campagna elettorale aveva promesso che avrebbe revocato i permessi per la realizzazione dellimpianto. Oggi, come spesso nelle settimane scorse, i comitati erano presenti per ricordare quellimpegno al governatore, al quale è stata anche regalata una maglietta con il logo No Muos. Crocetta ha ribadito di essere vicino ai comitati ed in continuo contatto con Prefettura e Ministro dellInterno per «garantire che i manifestanti vengano rispettati».
«Bisogna fare in modo che si arrivi ad una revoca che regga», ha spiegato prima di lasciare la parola allassessore allAmbiente Mariella Lo Bello. «Da dieci giorni nella mia borsa ci sono solo i documenti sul Muos ha affermato lassessore parlando direttamente ai ragazzi del comitato e tra queste carte non ho trovato il documento sulla valutazione dincidenza, che mi risulta non essere mai stato richiesto da parte della Regione». La strada per fermare limpianto sembra quindi essere quella amministrativa, più che politica, e la mancanza di un documento importante che sarebbe dovuto essere richiesto dal precedente governo, può rappresentare un punto a favore di chi si batte contro il Muos. La settimana prossima Lo Bello dovrebbe incontrare a Palermo i comitati.
Altro tema scottante è stato quello dei rifiuti. Lassessore ed ex magistrato di origini catanesi, Nicolò Marino, ha annunciato che «dal 1 gennaio i sindaci saranno liberi di gestire direttamente il servizio». Il 31 dicembre finirà il periodo di commissariamento degli Ato, da quel momento in poi spiega Marino – «servirà del tempo, almeno cinque mesi, per preparare una riforma organica nel settore dei rifiuti». Non è chiaro cosa ne sarà delle Srr, le società di regolamentazione dei rifiuti, previste dalla riforma del precedente governo Lombardo e già costituite in diverse zone dellisola . «Bisogna valutare bene anche la questione del personale degli Ato conclude lassessore che non può essere riassorbito da enti territoriali e che rischia di creare problemi di ordine pubblico e sindacale».
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