Oggi sono 26 anni dalla scomparsa di Libero Grassi, l’imprenditore palermitano divenuto, prima attraverso la sua lotta pubblica contro Cosa nostra e con la sua morte dopo, un simbolo della lotta alla mafia. Ma anche a quell’isolamento e a quel silenzio dei colleghi che nel 1991, dopo le denunce, le lettere ai giornali e le apparizioni in televisione, gli costarono il non essersi piegato al pizzo e l’aver fatto conoscere la propria storia a livello nazionale. Il programma di appuntamenti previsto per oggi, pensato dai familiari dell’imprenditore e dal comitato Addiopizzo, è ricco e articolato. Si comincia di buon mattino, alla stessa ora in cui il suo killer, il boss Salvino Madonia, lo uccide con quattro colpi di pistola sotto casa, dove si era appostato nell’attesta che scendesse per recarsi al lavoro. A partire dalle 7.30 in via Alfieri si svolgerà, infatti, la consueta commemorazione e il minuto di silenzio. Seguita, alle 8.30, da una colazione di consumo critico al Bar Aurora di via Buonriposo 53, un gesto di solidarietà nei confrontidel titolare che ha denunciato, anche lui, le minacce subite dai picciotti della criminalità organizzata.
Gli eventi del pomeriggio saranno all’insegna dell’inclusione sociale: alle 13.30 si partirà dal porto della Cala con il team della Lega navale italiana per una veleggiata commemorativa che coinvolgerà i ragazzi di piazza Magione. «Abbiamo voluto lavorare con quei giovani che non hanno avuto la fortuna che hanno avuto altri di crescere in un ambiente salubre e fertile e che ci ha permesso di portare avanti i nostri studi. Un’idea insomma per dare un’opportunità anche a loro», spiega Dario Riccobono di Addiopizzo. Con la barca si arriverà sino al parco intitolato a Libero Grassi ad Acqua dei Corsari, dedicato all’imprenditore e che per l’occasione tornerà fruibile a tutti. Dopo sette anni di abbandono all’incuria e alle discariche abusive, infatti, i suoi cancelli si riaprono: alle 17.30 si partirà dal piazzale della capitaneria di porto per giungere in bicicletta o a piedi sino al parco, dove seguirà un momento di confronto fra l’amministrazione, le associazioni e i cittadini.
Si inserisce nel calendario di eventi di Addiopizzo anche l’incontro pubblico delle 9.30 a villa Niscemi intitolato Ventisei anni dalla morte di Libero Grassi: prospettive nell’azione di contrasto al racket delle estorsioni e dell’usura, organizzato dal Fai (la Federazione delle associazioni antiracket e antiusura italiane) e al quale prenderanno parte i figli dell’imprenditore ucciso, Alice e Davide Grassi, insieme al presidente nazionale Giuseppe Scandurra, alla prefetta Antonella De Miro e al commissario straordinario del governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, Domenico Cuttaia. Un’occasione di dibattito per riflettere sulla strada percorsa in questi anni nella lotta al racket e all’omertà. «Il quadro generale di oggi è sicuramente positivo – torna a dire Riccobono – Libero Grassi era ed è ancora un eroe per tutti, ma non nel senso americano del personaggio coi superpoteri. In questo caso è diventato eroico il suo gesto in una terra dove essere normali è un fatto straordinario. Una storia, la sua, che a raccontarla oggi può sembrare normale a qualunque latitudine, invece in quegli anni a Palermo era un’eresia. Per cambiare le cose è importante il lavoro che ognuno, nel proprio ambito, fa quotidianamente, ispirandosi al suo esempio».
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