Liberati i due pescherecci sequestrati in Egitto Armatori: «Serve cooperazione internazionale»

I due pescherecci siciliani, appartenenti alla flotta di Mazara del Vallo, sequestrati in Egitto, sono stati liberati. A riferirlo è il distretto della Pesca insieme agli armatori delle due imbarcazioni. Ieri sera Erano stati obbligati da autorità militari del Paese nordafricano a interrompere le attività in mare ed entrare nel porto di Alessandria. A bordo ci sono 14 persone: otto mazaresi e sei tunisini.

«Questa è la prova – commentano in un comunicato congiunto il presidente del distretto Giovanni Tumbiolo, insieme agli armatori Domenico Asaro e Luciano Giacalone, in costante contatto con i comandanti, Michele Gennaro e Faro Li Cavoli – che quando ci si muove in armonia, e con compattezza, anche le situazioni più critiche si risolvono in tempi brevi e nel migliore dei modi. Invochiamo la Regione siciliana ed i competenti ministeri ad avviare tutti gli strumenti di cooperazione internazionale al fine di limitare gli enormi danni economici, e non solo, che la Comunità peschereccia siciliana, ed in particolare mazarese, paga da troppi anni. Ricordiamo pure che i pescherecci mazaresi sono stati protagonisti, anche gli stessi pescherecci Giulia PG e Ghibli I, di innumerevoli salvataggi di disperati che tentavano di solcare il Mediterraneo».

Secondo quanto riferisce l’agenzia Agi che riporta informazioni della Guardia costiera, non ci sarebbero stati momenti di particolare tensione e resistenza al momento dell’intervento della motovedetta egiziana, a parte la comprensibile preoccupazione. I militari avrebbero lasciato a bordo il comandante e il direttore di macchina, trasbordando il resto dell’equipaggio sulla motovedetta. Tutti starebbero bene.

Le imbarcazioni sequestrate sono il Ghibli I e il Giulia Pg. Il primo a essere abbordato sarebbe stato il secondo, intorno alle 23. L’altro poco dopo mezzanotte. Entrambi si sarebbero trovati a 26-28 miglia dalle coste egiziane. A sostenerlo è il Distretto della pesca di Mazara che ha verificato il tracciato e le carte nautiche evidenziando come quella zona non sia sottoposta a restrizioni o particolari autorizzazioni, in quanto si tratterebbe di acque internazionali.

A seguire la vicenda è stato il ministero degli Esteri, l’assessore regionale Antonello Cracolici e la Guardia costiera, sia dalla centrale operativa di Roma che dal comando di Palermo. «I due pescherecci italiani -aveva rassicurato la Farnesina nelle ore precedenti – si trovano nella struttura portuaria di Alessandria e sono al sicuro. L’ambasciata d’Italia al Cairo sta seguendo il caso sin dalla scorsa notte in stretto raccordo con la Farnesina. Il nostro Console onorario ad Alessandria si trova sul luogo per prestare ogni possibile assistenza». Il primo peschereccio aveva lasciato il porto di Mazara tra il 15 e il 16 ottobre, l’altro era ripartito da Siracusa sabato scorso. I due pescherecci furono protagonisti, nel 2008, di un difficile salvataggio di 650 migranti che erano su due barconi a largo di Lampedusa col mare in burrasca.

Redazione

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