Una delle caratteristiche di Bruxelles – almeno per ciò che riguarda la Sicilia – è quello di non verificare come vengono impiegate le risorse messe a disposizione per lo sviluppo della nostra Isola. In realtà, lappunto andrebbe rivolto anche a Roma e alla stessa Regione, visto che i fondi europei vengono cofinanziati da Stato e, in minima parte, dalla stessa Regione siciliana.
Quando si parla di fondi europei, ci si preoccupa – e tanto – della quantità delle spesa, quasi mai della qualità della stessa spesa. Oggi, in questa rubrica dedicata agli uffici dellUnione Europea, vorremmo sottolineare un aspetto della vita economica della nostra Isola: i porti turistici.
Ricordiamo a noi stessi prima che a tutti i nostri lettori, che, prima dellavvio di Agenda 2000 (parliamo della Programmazione dei fondi europei 2000-2006), di porti turistici, in Sicilia, si parlava poco o nulla. Cera – ed era già operativo – Portorosa, nel Messinese; cera il porto turistico dellArenella, a Palermo, realizzato con modalità un po rocambolesche ma, tutto sommato, presente. Poi tante idee, in parte finanziate con le risorse di Agenda 2000. Quasi tutte opere rigorosamente non completate a distanza di quasi un decennio.
In Tunisia un porto turistico lo realizzano in meno di due anni. Qui da noi non sono bastati dieci anni. Possibile? Inutile chiedere allamministrazione regionale un report sui porti turistici della Sicilia. Spiace dirlo, ma lattuale classe dirigente non è in grado di guardare oltre il proprio naso (elezioni, posizionamenti dei candidati nelle future liste, risorse da reperire con i soliti metodi, consulenze, assunzioni abusive nelle società collegate alla Regione e altre miserie ancora).
Se la Sicilia non è in grado di fare il punto della situazione sui porti turistici – stato di avanzamento dei lavori e via continuando – perché non chiedere allUnione Europea di intervenire? In fondo, lo ripetiamo, molte di queste grandi opere sono state avviate con i fondi europei. Quello che chiediamo – è inutile girarci attorno – è una sorta di commissariamento della Sicilia in questo settore. Lo sviluppo dei porti turistici nella nostra regione, oggi, è un elemento troppo importante per essere lasciato nelle mani degli attuali governanti (anche per la gran massa di denaro che gira e che, pur girando, non ha ancora prodotto alcunché di definitivo).
Incendio in un garage a Pedalino, frazione di Ragusa. Sul posto sono operative due squadre…
Un ladro è stato bloccato nei locali del Giornale di Sicilia, a Palermo. È successo la scorsa…
Il Consiglio dei ministri esaminerà domani pomeriggio la richiesta avanzata dalla Regione per la dichiarazione…
Produrre un tessuto spalmato dagli scarti delle arance e delle pale di fichi d'India. È…
Un uomo è stato ferito con diversi colpi di pistola alle gambe a una mano…
«Forte vento su Catania. Possono verificarsi ritardi e disagi sui voli in arrivo e in…