Letta & Alfano, i signori delle tasse che massacrano l’Italia e la Sicilia

LA CGIA DI MESTRE HA SCOPERTO CHE GLI ITALIANI PAGHERANNO, NEL 2014, UN MILIARDO DI TASSE IN PIU’. GIUSTE LE POLEMICHE. MA NESSUNO RICORDA CHE LO STESSO GOVERNO NAZIONALE, QUEST’ANNO, HA SCIPPATO ALLA SICILIA 914 MILIONI DI EURO. E CHE NE VUOLE ALTRETTANTI IL PROSSIMO ANNO…DA QUI IL LICENZIAMENTO DI 80 MILA PRECARI E IL RISCHIO DEFAULT PER OLTRE 200 COMUNI DELLA NOSTRA ISOLA

Avevano detto: “Non aumenteremo le tasse”. Invece Enrico Letta, presidente del Consiglio dei ministri, e Angelino Alfano, vice-premier, sono già stati smentiti e sbugiardati dalla Cgia di Mestre. La Confederazione generale italiana dell’artigianato ha fatto sapere, numeri alla mano, che gli italiani nel 2014, pagheranno oltre un miliardo di euro di tasse in più.

La notizia ha avuto grande risalto in tv e e nei giornali. In effetti, un miliardo di tasse in più non è una notizia di poco conto. Ovviamente, se riguarda l’Italia. Se, invece, riguarda la sola Sicilia rimane nascosta. 

Un’esagerazione? non esattamente. Quest’anno – come il nostro giornale scrive da mesi – il Governo nazionale ha scippato al Bilancio della Regione siciliana 914 milioni di euro. Quasi un miliardo di euro. La stessa somma calcolata, per il 2014, dalla Cgia di Mestre per tutta l’Italia.

Ebbene, la notizia che alla Sicilia sono stati scippati 914 milioni di euro non ha trovato eco nei giornali. Si dà per scontato che lo Stato debba scippare soldi alle Regioni. Soprattutto alla nostra Isola.

Per il prossimo anno è previsto un ulteriore scippo simile a quello di quest’anno. Cosa, questa, che farà saltare definitivamente i conti della Regione.

Quello che i siciliani debbono sapere è che con lo scippo di 914 milioni di euro di quest’anno sono saltati gli 80 mila precari della Regione, le Province (abolite, di fatto, dal taglio del nostro Bilancio operato dallo Stato), mentre sono a rischio default circa 200 Comuni con meno di 5 mila abitanti.

Lo scenario peggiorerà il prossimo anno. Quando la Regione sarà costretta, per evitare il dissesto, ad aumentare le tasse a imprese e famiglie siciliane.

Stiamo esagerando? Vedremo.

 

Redazione

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